Cairo: "Belotti andrà via a zero, dovevo venderlo al Milan. Bremer per ora resta"

Urbano Cairo
Urbano Cairo / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Urbano Cairo, presidente del Torino, ha rilasciato una lunga intervista a La Stampa. Tanti i temi affrontati dal numero uno granata che è partito dai problemi che ha creato il Covid al mondo del calcio: "Già prima del Covid qualcosa non andava, poi è stato, inevitabilmente, peggio. I costi delle società sono rimasti intatti, i ricavi si sono ridotti del 30%. Speriamo le cose migliorino, ma, intanto, gli stadi tornano al 50% della capienza".

Andrea Belotti
Andrea Belotti / Giuseppe Bellini/GettyImages

Fondi?
"Un tempo il mio Toro si aggiudicava lo scudetto del bilancio, così lo chiamavano. Ora, da tre esercizi, il bilancio ha perso lo scudetto ed io sono chiamato a ripianare le perdite. Nel sistema andrebbe favorito l’ingresso dei fondi, come accade in Spagna e come sta pensando la Francia. Capita anche nelle migliori aziende: si vendono i gioielli di famiglia per riprenderseli quando il peggio è passato".

Belotti?
"L’abbiamo preso pagando otto milioni, cifra non da poco quando lo stesso Palermo non ci credeva più di tanto. Era l’estate del 2015 e grazie alla pazienza e al lavoro di Ventura, Andrea è diventato Belotti. Andrà via a zero? Ormai credo che finirà così. Forse si aspettava che lo cedessi al Milan quattro anni fa perché al Milan sarebbe voluto andare: non potevamo interrompere quel tipo di rapporto ed armonia. Nel tempo, come ho detto spesso, ho capito che se un giocatore se ne vuole andare è meglio lasciarlo partire: nella testa cambiano e se cambi nella testa rischi anche di andare incontro ad infortuni da stress".

Bremer?
"Gleison sa quello che il Toro significa per lui: presto rinnoveremo il contratto, ci sono tutte le condizioni. Poi, un domani, sarà libero di coltivare le proprie ambizioni scegliendo, magari, un’avventura in una squadra che gioca la Champions…".


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