Brusaferro ('Istituto superiore di sanità): "Non ci sono le premesse per eventi e partite col pubblico"

Ian MacNicol/Getty Images
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"I raduni di massa sono considerati al mondo come il massimo livello di rischio che non è legato solo all'evento. Ci sono una serie di problemi nel gestire l'ingresso e l'uscita delle persone. Il Cts ritiene che allo stato attuale non ci siano le premesse per eventi con spettatori e la preoccupazione è anche quella di non sovraccaricare il sistema di altri fattori di rischio". Queste le parole il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, che nell'intervista concessa al Corriere della Sera ribadisce la posizione del Comitato tecnico-scientifico del Governo in merito alla presenza di pubblico negli eventi sportivi.

E non si tratta dell'unica presa di posizione del Cts in vista della stagione di Serie A 2020/21 oramai alle porte.l Il Comitato tecnico-scientifico, infatti, dice 'no' alla richiesta della Federcalcio di ridurre il numero dei tamponi per i giocatori.

Lo riferisce Adnkronos, riportando che "la Figc aveva elaborato un nuovo protocollo con i tamponi da effettuare ogni otto giorni, raddoppiando quindi il tempo al momento previsto tra un test e l'altro. Secondo il Cts però non ci sono le condizioni per delle modifiche al protocollo, che dovrà perciò essere applicato così come redatto - si legge nella nota dell'agenzia -. Anche in ragione dell’emergere dei diversi casi di positività fra i calciatori di questa coda d’estate".


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