Branca: "Cessione Inter? La notizia mi ha sorpreso. Nessun obbligo Scudetto"

Marco Branca
Marco Branca / Valerio Pennicino/Getty Images
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Marco Branca ha parlato ai microfoni di TMW Radio alla vigilia della semifinale di ritorno della Coppa Italia tra Juventus e Inter. Queste le dichiarazioni dell'ex dirigente nerazzurro: "Sono due squadre competitive, l'Inter deve stare tranquilla: ha la possibilità e il dovere di provarci. Può fare due gol, ha dimostrato di avere i numeri nella fase d'attacco. Fiducia".

CESSIONE INTER - "C'è il rischio di interrompere il momento. Se si va a vedere le squadre che sono state in difficoltà, la percentuale di chi reagisce secondo me è più alta di chi va male. Questa notizia però è stata più sorprendente rispetto a quella di Moratti, era già nell'aria da un paio d'anni, era già stata metabolizzata mentre stavolta è stato più un fulmine a ciel sereno. Spesso quando la società è in difficoltà il reparto sportivo si compatta. Negli scorsi anni ricordo medio-piccole che hanno vinto campionati minori anche nei momenti difficili. A volte è uno stimolo".

SVALUTAZIONE DELLA ROSA - "Siamo ad altissimi livelli, non credo debbano esserci certe preoccupazioni. I giocatori dell'Inter sono ben visti, hanno mercato: altre realtà stanno sicuramente peggio. Ora serve solo pensare a fare risultato, lavorando bene da professionisti: le cose si sistemano, bene o male. Un conto poi è essere nell'Inter, che ha sicuramente più di una possibilità per futuri proprietari, piuttosto che in altre situazioni più difficili da sistemare".

BALOTELLI AL MONZA IN PASSATO - "Non me lo sarei augurato, ma lontanamente sarebbe stato possibile anche allora. Tenete conto che parliamo di un ragazzo perbene, di grandi valori, ma che non è riuscito a mettere in frutto quanto doveva fare. Ancora ha tempo per fare cose belle, però".

Mario Balotelli
Mario Balotelli / Jonathan Moscrop/Getty Images

PANDEV - "Il mio ricordo è che aveva una motivazione grandissima, veniva da 6 mesi di inattività forzata per contrasti con il presidente della Lazio, trovammo un ragazzo molto disponibile, umile e veramente motivato. Una cattiveria sportiva all'ennesima potenza. Fu veramente una soluzione in più, anche molto continua: se non le giocò tutte, quasi. Cambiammo modo di giocare con lui a destra e Eto'o a sinistra: fece benissimo perché era nell'ambiente giusto, era stato subito accolto dalla squadra".

MOURINHO - "Per i due anni che ho lavorato con lui, credo che tuttora non sia paragonabile a nessun altro al mondo per ciò che dice, come lo dice, e per ciò che pensa e come. Un meticoloso, spesso ha dei lampi veramente notevoli. Non so se anche lui debba trovare l'ambiente giusto per rendere, ma uno come lui va oltre la statistica, è diverso".

OBBLIGO SCUDETTO PER L'INTER - "Ha l'obbligo di fare di tutto per tentare, perché è competitiva. Deve sfruttare le possibilità che si possono presentare per vincere, ma non ha l'obbligo di riuscirci".


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