Boban: "Maldini fondamentale in questo Milan. Ibra? Unico, ma non deve continuare"
Zvonimir Boban, ex dirigente e calciatore del Milan, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, parlando dell'attuale situazione del Milan, dell'ultimo scudetto e del futuro dei rossoneri. Queste le sue parole allo storico quotidiano sportivo:
Sulla giornata dello Scudetto: "Allo stadio c’erano mio padre e mio figlio, pazzi rossoneri. Io ero nel buio della mia camera a vedere gli scacchi su Youtube, non avevo il coraggio di guardarla".
Sull'addio al Milan: "Assolutamente si, questione di principio e dignità. Non mi dipingo come un santo, non lo sono, ma andava fatto. Dispiace quanto accaduto, ma ne vado fiero".
Sul lavoro di Maldini e Pioli: "Paolo ha lavorato benissimo e gli vanno riconosciuti tutti i meriti, lui è fondamentale. Stefano è stato grande nel creare uno spirito di gruppo pazzesco, non ha mai mollato un centimetro e merita grandi complimenti. Qualche volta non la vediamo allo stesso modo, ma è il bello del calcio".
Su Tonali e Leao: "Quando giochi per il Milan, la consacrazione è senza tempo, deve avvenire in ogni partita, ogni anno. Loro due sono stati straordinari l’anno scorso, hanno enorme qualità e talento e sono stati decisivi nelle partite più importanti. Quest’anno, credo e spero sarà l’anno di Bennacer, una persona e un giocatore straordinario, ingiustamente sottovalutato".
Sul rinnovo di Zlatan Ibrahimovic: "No, non fa bene, ma capisco se continuerà perché so come ragiona. Tutti noi milanisti, io in particolare, gli saremo grati per sempre. Hai detto bene: con Zlatan è cambiato tutto, lui ha cambiato tutto. Ibra è unico".