Boban: "Sono in causa con Elliott, non col Milan. Donnarumma? Fatico ad accettarlo"

Zvonimir Boban
Zvonimir Boban / Marco Canoniero/GettyImages
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Dopo averne indossato la maglia, Zvonimir Boban, è stato anche dirigente del Milan, anche se per soli 9 mesi prima del polemico licenziamento da parte del fondo Elliott. E il croato, in un'intervista rilasciata a Sportweek, ha parlato della separazione dal Milan, ma anche dell'operato sul mercato sia della società rossonera che del suo amico ed ex compagno-collega Paolo Maldini.

Zvonimir Boban, Paolo Maldini
Maldini, Boban e Massara / Alessandro Sabattini/GettyImages

Sull'amarezza per l'addio al Milan: "È passata. Nella vita ci sono cose ben peggiori dell'interruzione di un rapporto professionale. Sono in causa con Elliott, con il Milan non potrò mai essere in causa. Tifo Milan più di prima" le parole di Boban riportate da pianetamilan.it.

Sul Milan di oggi: "Sono felice di vedere che i ragazzi che abbiamo scelto abbiano intrapreso un cammino importante. Non ancora ai livelli da vero Milan, di quello che avevamo in testa io e Paolo Maldini, ma è già una squadra che può competere. Sulle scelte fatte dal club il tempo mi ha dato ragione e la strada adesso è corretta".

Zlatan Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic / Marco Luzzani/GettyImages

Su Zlatan Ibrahimović: "Con Ibrahimović è cambiato tutto. La storia che il Milan sta vivendo è figlia dell'arrivo di Ibra. Il suo impatto è stato devastante. È un fenomeno. In campo o fuori la sua presenza è essenziale".

Su Sandro Tonali: "Anche Tonali è fenomenale. Se oggi il Milan ha più controllo delle partite è soprattutto grazie a lui. Guida la squadra, ha i tempi, sa quando giocare lungo e corto, è dominante fisicamente, difende. Deve solo divertirsi di più e diventerà un top mondiale".

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Daniel Maldini dopo il primo gol in Serie A / ALBERTO PIZZOLI/GettyImages

Sul gol di Daniel Maldini a La Spezia: "Mi sono emozionato tanto anche io: tutti avremmo esultato come Paolo. Nessuno come la famiglia Maldini rappresenta la storia del Milan".

Suu Paolo Maldini: "Meno male che Paolo è rimasto in società. È cresciuto tanto, ora è un dirigente di alto livello. È necessario, tra tanti amministratori, uomini di marketing, esperti di numeri e gente che non ama il calcio e capisce poco del Milan".

Gianluigi Donnarumma
Gianluigi Donnarumma / Marco Canoniero/GettyImages

Su Gianluigi Donnarumma: "Non è stato giusto rinunciare a Donnarumma. Non è da Milan. Fatico ad accettarlo, pur essendo Mike Maignan un ottimo portiere. Se pensiamo al Milan come grande club, allora non può perdere il migliore nel suo ruolo. Gigio è un fenomeno che può entrare nella storia del calcio. Non riesco a giustificare la sua partenza".

Boban sulla lotta Scudetto: "Dico il Napoli, poi l'Inter. Hanno qualcosa in più delle altre. Tecnica, resistenza, fisicità e gioco: il Napoli ha tutto. Dell'Inter non amo la difesa a tre, ma la coppia Edin Dzeko-Lautaro Martínez è strepitosa. Dzeko non farà rimpiangere Romelu Lukaku. La Juventus? Massimiliano Allegri è un leader, ma i bianconeri giocano soprattutto di rimessa. Non credo che possa lottare per lo Scudetto"

Sulla Superlega: "Un tentativo vergognoso, stoppato dalla gente prima ancora che dalle istituzioni. Questi miliardari hanno fatto male i conti del proprio club. Irresponsabili. Volevano tutto per sé, cancellare i valori ed americanizzare questo sport".


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