Bergomi e Del Piero provano a spiegare le difficoltà dell'Inter
Ai microfoni di Sky Sport, le due bandiere di Juventus e Inter hanno analizzato il pareggio di ieri sera e, in generale, l'andamento della doppia sfida tra i bianconeri e i nerazzurri, che, alla luce della vittoria di San Siro la scorsa settimana, ha visto prevalere gli uomini di Pirlo.
Prima della situazione Inter, Alex Del Piero ha voluto spendere due parole per Andrea Pirlo, suo ex compagno alla Juventus e in Nazionale. "La finale vale molto per Pirlo, l'ha raggiunta lui e non l'ha ereditata come quella in Supercoppa. Con le sue idee e il modo di mettere la squadra in campo l'ha conquistata, contro un'Inter forte." Secondo l'ex capitano dei bianconeri, la squadra di Conte patisce nelle sfide da dentro o fuori. "Nonostante il predominio sono certamente mancate le occasioni: è qui che l'Inter deve migliorare, in gare come quelle di stasera si doveva necessariamente segnare. I gol vanno redistribuiti, trovando nuove alternative in attacco rispetto a quelle attuali, creando maggiore imprevedibilità. Sanchez sarebbe stata l'unica alternativa per Conte, non avendolo avuto a disposizione si è creato un problema a livello di soluzioni offensive. Si è visto in incontri come quello con lo Shakhtar. Quando non c'è un domani i nerazzurri sentono troppo la pressione, nelle coppe non essere riusciti a fare gol è costato caro e su questo Conte dovrà lavorare molto."
Analisi più dettagliata quella di Beppe Bergomi, che ha toccato tanti argomenti, dagli errori che hanno causato i due gol di Ronaldo all'andata (e che hanno inevitabilmente indirizzato la qualificazione dei bianconeri), alla prestazione di alcuni singoli, passando per l'atteggiamento delle due panchine durante il match. “L’Inter ha cercato di fare la partita contro una Juve che difende bene. I due errori hanno pesato sull’andamento delle semifinali, ma non ho visto una squadra superiore all’altra. Conte non aveva grandi soluzioni davanti, poteva cambiare l’Inter tatticamente, ma quando hai delle certezze diventa difficile. Eriksen riproponibile? Credo che i titolari siano Brozovic, Barella e Vidal, poi ci sono giocatori che possono alternarsi. L’Inter deve prendere consapevolezza della propria forza, c’è stato grande equilibrio. Ora senza nervosismi deve riprendere il proprio cammino. C’è sempre un po’ di tensione. In generale le panchine secondo me spesso esagerano, giusto incitare i compagni ma nel rispetto degli avversari". Sui singoli: "Handanovic bene, due prestazioni positive dopo aver ricevuto delle critiche. Hakimi per la pericolosità che riesce a creare è un giocatore fondamentale. Inter miglior attacco, ma quando trova squadre chiuse diventa difficili trovare occasioni. Non ha giocatori che saltano l’uomo, a campo aperto è fortissima, ma non ha grandi alternative. Sanchez è l’unico che dà un po’ di imprevedibilità."
Entrambi, dunque, hanno sottolineato il peso di un'assenza come quella di Sanchez, che non ha dato a Conte l'opportunità di cambiare in corsa il volto alla propria fase offensiva. Proprio in queste partite, dove la squadra avversaria si chiude, un giocatore come il cileno è fondamentale per saltare l'uomo, creare spazi e superiorità numerica. Al di là di questo, sia Del Piero che Bergomi hanno evidenziato la difficoltà dell'Inter quando deve necessariamente trovare il gol: è successo ieri sera, come nella sfida di Champions contro lo Shakhtar, il cui pareggio ne ha sancito l'eliminazione.
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