Bentancur: "Juve-Inter? Lo stadio sembrava quasi pieno: ecco perché. Ruolo? Ho una preferenza"
La Juventus ha voglia di tornare a giocare. Rodrigo Bentancur, centrocampista bianconero, ha parlato della sua quarantena, ma anche del suo ruolo e della sua annata, ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue dichiarazioni riprese da ilbianconero.com.
Quarantena?
"Due mesi, cinquanta giorni senza toccare il pallone è dura, credo che ci sia la necessità di iniziare con la squadra, sarà bellissimo. Ci vorranno 15-20 giorni".
Perché non sei tornato in Uruguay?
"La decisione di rimanere qui a Torino è perché non si sapeva cosa sarebbe potuto succedere. Io ho fatto la quarantena a casa con la mia fidanzata e due amici, che erano venuti a trovarmi e dopo tre giorni è scattata la quarantena. Così sono rimasti. C'è anche mio zio, che è il mio preparatore personale, in questi 50 giorni ho fatto quasi 70 allenamenti con lui che mi ha ammazzato un po'. Ho guardato qualche serie, come quella su Micheal Jordan, per il resto non mi piace dire tanto della mia vita, sono molto riservato".
Cucinare?
"No, c'è la mia fidanzata e la figlia di mio zio per quello. Io ho dato una mano con le pulizie".
Ripresa?
"Il caldo sarà una difficoltà, come la mancanza dei tifosi che sono importantissimi. Bisognerà trovare il ritmo, la squadra che arriverà meglio sarà quella che potrà vincere. Ora dobbiamo lavorare al 150% per trovare un ritmo veloce".
Ruolo?
"Da quando è arrivato Sarri mi ha dimostrato la sua fiducia e io voglio fare lo stesso quando sono in campo. Penso di averlo fatto, devo ancora migliorare tanto. Mi sento comodo come regista ma mi piace tutto il campo, anche fare la mezz'ala".
Differenze rispette a prima?
"Credo che il caldo sarà la difficoltà maggiore così come la mancanza dei tifosi che sono importantissimi. La squadra che arriverà meglio sarà quella che potrà vincere, ma per questo bisognerà lavorare al 150% per ritrovare il ritmo veloce".
L'ultima gara con l'Inter?
"Credo che la squadra ha messo in campo una voglia di vincere. Quelli che stavano in panchina hanno urlato, sembrava che lo stadio fosse pieno. È stata una partita incredibile".
I miei idoli?
"Da ragazzino guardavo Lampard, Gerrard, che giocavano mezzala. Da regista mi è sempre piaciuto Busquets".
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