Belotti preoccupa(to): i gol latitano e anche il rinnovo non arriva
C'era una volta Andrea Belotti, uno degli attaccanti più letali del campionato italiano che Urbano Cairo non avrebbe ceduto "per meno di 100 milioni". Il Gallo c'è ancora, e veste sempre la maglia del Torino, ma con una considerazione tanto diversa dal passato visto che è fermo a quota 3 reti dall'arrivo in panchina di Davide Nicola (a cui si aggiungono le 9 realizzate nel girone d'andata con Giampaolo in panchina), cioè da quando la squadra granata ha ricominciato a credere nella salvezza. Davanti a lui Zaza e Sanabria con 5 gol. Per carità, non una distanza abissale, ma fa strano vedere questa "graduatoria", abituati come eravamo a vederlo segnare con regolarità.
Uno score che sta preoccupando il Torino e di riflesso Roberto Mancini, visto che Belotti è teoricamente l'attaccante titolare della Nazionale. Probabilmente, oltre al periodo del Torino, sul rendimento dell'attaccante in fase realizzativa sta incidendo anche un rinnovo di contratto che ancora non arriva. L'attaccante è legato al Toro, e su questo non ci piove, ma visti i suoi 27 anni e la piena maturità calcistica potrebbe anche arrivare la voglia di spiccare il volo verso una big. E le offerte non gli mancano, sia in Italia (Roma e Milan) che all'estero (Tottenham e Manchester United).
Cairo ha chiesto al calciatore ancora un anno di pazienza, visto che la prossima stagione, nei suoi piani, dovrebbe segnare il rilancio del Torino a grandi livelli, quelli vissuti nella prima parte dell'era Walter Mazzarri. Se poi anche il prossimo anno non dovesse arrivare la qualificazione ad una coppa europea Belotti potrebbe salutare per davvero.
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