Belotti e il rinnovo con il Toro: legarsi a vita ai granata o uscire dalla comfort zone?
Capitano, uomo simbolo e anima del Torino. Queste tre parole possono descrivere alla perfezione cosa rappresenta Andrea Belotti per la squadra granata. Una storia, quella dell'attaccante di Calcinate con il Torino, che dura dal 2015, quando arrivò dal Palermo per 7,5 milioni di euro. Nessuno, forse neanche lui, immaginava che sarebbe diventato un idolo della Maratona con ben 90 gol in 195 presenze e che sarebbe arrivato a guadagnarsi un posto fisso in Nazionale.
Da anni le big di Serie A hanno messo gli occhi su un attaccante come Belotti, tanto prolifico quanto predisposto al sacrificio, il prototipo del giocatore perfetto per ogni allenatore. Il presidente Cairo ha sempre posto il veto alla sua partenza (ma la sensazione è che nessuno abbia mai realmente portato i tanti soldi chiesti dal patron granata) e lui fondamentalmente è sempre rimasto ben volentieri. Ma ora che il Torino sta lottando per non retrocedere da due stagioni, proprio quando si erano cominciate ad aprire le porte dell'Europa, c'è anche un contratto da rinnovare.
Questa, per Belotti, potrebbe invece essere l'occasione di lasciare quella che è diventata quasi una comfort zone. Nonostante i risultati alterni della squadra, Belotti, è l'uomo simbolo e quello a cui si aggrappano i tifosi. Ma a 27 anni, nel pieno della maturità calcistica, forse è ora di spiccare il volo in una grande squadra: che sarebbe potuta anche essere il Torino. Di certo, qualunque cosa sceglierà di fare Belotti, sarà quella giusta. Dovesse andarsene in una big si sarebbe guadagnato la sua grande occasione, se invece dovesse restare in granata potrebbe regalare una grande gioia dei tifosi del Torino. Che sperano sia reciproca.
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