Belotti è l'attaccante che serviva alla Roma di José Mourinho?

Andrea Belotti
Andrea Belotti / Jonathan Moscrop/GettyImages
facebooktwitterreddit

Il Gallo Belotti ha scelto la maglia numero 11. Aggiuntosi all'organico della squadra di Josè Mourinho in questi ultimi giorni di mercato, potrebbe rivelarsi un gran colpo. Non solo per le sue qualità, ma anche in vista della sua forte volontà di approdare a Roma, nonostante abbia ricevuto anche offerte decisamente più ricche.

Quali caratteristiche aggiunge all'attacco della Roma

Andrea Belotti è un centravanti puro. Un uomo da area di rigore che, quando in forma, ha fatto vedere di poter offrire apporti importanti alla squadra. Al di là delle marcature, parliamo anche di capacità tattiche importanti. Come i numeri 9 che sanno il fatto loro, è abituato a giocare spalle alla porta, facendo salire la squadra e permettendo lo sviluppo del gioco. Chiaramente, deve essere impiegato da allenatori che prediligono questo stile di gioco. Ed in questo il tecnico portoghese si ritrova sicuramente, come dimostra l'impiego, praticamente costante, di Abraham. Sarà interessante vedere come Belotti verrà utilizzato da Mourinho.

Può giocare assieme ad Abraham?

E' il dubbio più grande. Anche se probabilmente verrà impiegato, almeno per le prime fasi del campionato, come vice Abraham. Sembra poco plausibile, sia per il tipo di gioco espresso dalla Roma di Mourinho quest'anno (mai a due punte) sia per le caratteristiche dei due giocatori, vederli in campo assieme sin dal primo minuto.

Il punto sta nel fatto che Belotti, realisticamente, sa di non essere la primissima scelta. Il che, sembra rincarare la dose su quanto il ragazzo abbia dedizione in ciò che fa. In tale ottica, sarebbe un'alternativa di grande livello. Si sa che, quando le cose non girano, i cambi sono determinanti. E alla Roma è mancato proprio questo nell'ultimo anno, nel ruolo di centravanti. A partita in corso, poter contare su un attaccante dello spessore di Belotti potrebbe fare la differenza, per non parlare anche del fatto che partendo titolare in alcune partite, permetterebbe adeguato riposo all'inglese (altro fattore che è mancato lo scorso anno). Sarà poi il campo a parlare, attendendo di vedere il Gallo che si giocherà tutte le carte a disposizione per dimostrare il suo valore.