Gli awards di fine stagione della Serie A di 90min

I festeggiamenti dell'Inter, Campione d'Italia
I festeggiamenti dell'Inter, Campione d'Italia / Jonathan Moscrop/Getty Images
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Dopo una lunga e avvincente stagione, volge al termine la stagione 2020/21 della Serie A, che ci consegna l'Inter sul trono d'Italia dopo 11 anni, il ritorno del Milan tra le grandi d'Europa dopo ben 7 anni, l'Atalanta che conferma ancora una volta la sua partecipazione alla Champions League accompagnata dalla Juventus che dopo 9 anni di vittorie lascia lo Scudetto ai cugini nerazzurri. A prendere parte all'Europa League saranno il Napoli e la Lazio, mentre a giocare la neonata Conference League sarà la Roma, che nella prossima stagione sarà guidata da José Mourinho.

La lunga stagione di Serie A ci ha poi consegnato la grande sorpresa dello Spezia, che partita da sfavorita è stata in grado di salvarsi tranquillamente regalando agli spettatori (solo televisivi, purtroppo) anche sprazzi di grande calcio. In cadetteria scenderanno il Crotone, il Parma e il Benevento, che saranno rimpiazzate nella prossima stagione da Empoli, Salernitana e Venezia. Terminata questa stagione è dunque tempo di stilare i premi di fine stagione, includendone anche alcuni non ufficiali e stravaganti. Buona lettura!

Giocatore dell'anno - Romelu Lukaku

Romelu Lukaku
Romelu Lukaku / Mattia Ozbot/Getty Images

Scelta che sembra scontata, ma in realtà non lo è: sono ben 6 gli attaccanti che in questo campionato hanno segnato più di 20 gol, Lukaku non è stato neppure il capocannoniere di questo campionato, anzi, il capocannoniere Cristiano Ronaldo ha segnato cinque gol più di lui, 29 a 24. Allora perché il migliore è stato Lukaku? Semplice, il suo ruolo nell'Inter che è tornata sul tetto d'Italia dopo 11 anni è stato fondamentale, al di là del contributo realizzativo (oltre ai 24 gol ha realizzato anche 10 assist), la sua grande fisicità e la spinta emotiva che è stato in grado di dare ai compagni ci consegnano un giocatore fortissimo e completissimo, impossibile non designarlo come il migliore.

Giovane dell'anno - Dusan Vlahovic

Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic / Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images

Quando a inizio stagione chiesero al direttore sportivo della Fiorentina Pradè perché non avesse preso attaccanti, la risposta fu chiara: ''Punteremo sulla crescita di Vlahovic''. Mai scelta fu più azzeccata: l'attaccante serbo classe 2000 ha disputato una stagione stratosferica, 21 centri in questo campionato che hanno trascinato la Fiorentina alla salvezza, nei top 5 campionati europei se si analizza il solo 2021 hanno segnato più di lui soltanto Leo Messi e Robert Lewandowski. Insomma, il premio come miglior giovane è assolutamente meritato per il numero 9 della Viola.

Allenatore dell'anno - Gian Piero Gasperini

Gian Piero Gasperini
Gian Piero Gasperini / Claudio Villa/Getty Images

Se nel nostro campionato l'Atalanta non è più considerata una outsider, ma una big a tutti gli effetti, il merito è soprattutto il suo. Il tecnico della Dea è stato in grado di creare una macchina quasi perfetta, dandole il gioco giusto, abbinando al meglio talento ed esperienza, estrapolando il massimo da ogni giocatore. Si è portato a casa la seconda finale di Coppa Italia in tre anni (entrambe perse), ha portato l'Atalanta a giocarsi la Champions per il terzo anno di fila conquistando tre terzi posti di fila in campionato e ha avuto il coraggio di cacciare il Papu Gomez dopo una lite, uno che a Bergamo era divenuto quasi un'istituzione, senza che ciò abbia influito sui risultati. Può non essere amato da molti per il suo atteggiamento esuberante, ma bisogna riconoscergli che è uno dei migliori allenatori italiani in circolazione.

Momento più divertente dell'anno - Il siparietto tra Gattuso e Quagliarella

Questo inedito campionato a porte chiuse ci ha permesso di ascoltare appieno le frasi degli allenatori e tra questi si è distinto Gennaro Gattuso, da qualche settimana ex allenatore del Napoli e nuovo allenatore della Fiorentina, che vive la partita al massimo, facendo una vera e propria ''telecronaca''. E proprio di fare la telecronaca lo accusa l'attaccante della Sampdoria Fabio Quagliarella, in questo siparietto divenuto virale dove il mister non si è fatto problemi a rispondergli in maniera accesa.

Citazione dell'anno di un allenatore - ''Maresca sempre tu'' (Antonio Conte)

Lo sfogo del tecnico dell'Inter è divenuto virale. Dopo aver ricevuto un cartellino rosso per proteste Conte si sfoga contro l'arbitro Maresca, con cui c'erano stati anche altri precedenti. Infatti il mister già non contento dell'arbitraggio di quel match nello sfogo dice ''anche al VAR'', riferendosi probabilmente a Inter-Parma quando Maresca era al VAR e non richiamò l'arbitro a controllare un fallo che era decisamente evidente e che avrebbe portato un calcio di rigore per l'Inter. Insomma tra il tecnico salentino, ormai ex Inter, e l'arbitro della sezione di Napoli non scorre certamente buon sangue e questo sfogo è destinato a restare negli annali del calcio italiano per un bel po'.

Partita dell'anno - Torino-Lazio 3-4

Una vera e propria girandola, una giostra di emozioni infinite. Nella gara della 6ª giornata tra Torino e Lazio è successo di tutto: avanti la Lazio dopo 15 minuti con il Torino che in 6 minuti dal 19' al 25' la ribalta. A inizio secondo tempo arriva il pareggio degli ospiti, ma è nei minuti finali che accade di tutto. Avanti il Toro all'87', la Lazio in pieno recupero prima pareggia al 95' e poi la vince con un gol al 98'. Insomma è successo di tutto, è sicuramente questa la partita più bella dell'anno.

Goal dell'anno - Mattia Zaccagni

Scegliere il gol più bello dell'anno non è stato facile, viste le tante perle dei tanti campioni che calcano i campi della nostra Serie A. Quest'anno il premio va di diritto a Mattia Zaccagni, calciatore del Verona, che nel match della 15ª giornata contro lo Spezia mette a segno una rovesciata incredibile, il tutto dopo una grande azione condotta con velocità e precisione dai suoi compagni. Dunque per organizzazione, precisione e gesto tecnico è questo il gol dell'anno per la nostra Serie A.

Tweet dell'anno - Aurelio De Laurentiis esonera Gattuso con un tweet

Che Gattuso non sarebbe stato più l'allenatore del Napoli nella prossima stagione si sapeva già da un po', ma probabilmente nessuno si sarebbe mai aspettato che l'esonero gli sarebbe stato comunicato con un semplice tweet. Così il presidente del Napoli, da sempre molto social, ha deciso di esonerare il suo tecnico, in una maniera ''moderna'', che lascia però riflettere. Forse per il suo lavoro il mister avrebbe meritato di salutare il Napoli in maniera diversa, non è stato di questo avviso il presidente che in pochi caratteri è stato lapidario.

Meme dell'anno - La corsa Champions by @calciatoribrutti

Una gallery di meme postati dalla celebre pagina Instagram Calciatori Brutti che ci spiega in breve il finale della corsa Champions con tanta sana ironia e divertimento. Ironizzando su frasi ed episodi famosi, la celebre pagina calcistica ha provato a spiegare l'andamento finale della corsa Champions e le sensazioni di ogni squadra o tifoso.

La squadra che ha sorpreso più di tutte - Sassuolo

Domenico Berardi, Giacomo Raspadori
L'esultanza dei calciatori del Sassuolo / Emilio Andreoli/Getty Images

La squadra allenata da Roberto De Zerbi è stata una delle più grandi rivelazioni del nostro campionato. I neroverdi sono stati in grado di proporre un bellissimo calcio per tutto il campionato, abbinando bene talento ed esperienza e fornendo un gioco palla a terra che ha fatto innamorare mezza Italia sfiorando anche l'Europa, i ragazzi di De Zerbi sono difatti arrivati ad un passo dalla Conference League chiudendo il campionato all'ottavo posto, con gli stessi punti della Roma settima, solo la differenza reti ha fermato la cavalcata dei neroverdi che hanno comunque condotto una grande stagione.

Il calciatore che ha sorpreso più di tutti - Nwankwo Simy

Nwankwo Simy
Simy, attaccante del Crotone / Gabriele Maltinti/Getty Images

Nonostante il Crotone sia retrocesso in Serie B terminando al 19° posto e chiudendo con la peggior difesa del campionato, c'è una grossa nota lieta che si chiama Nwankwo Simy. L'attaccante nigeriano ha dato il meglio di sé in questo campionato realizzando 20 reti, servite a poco per la sua squadra, ma che per lui sono state una grande vetrina, non è per nulla escluso che il bomber nigeriano anche la prossima stagione calchi i campi di Serie A.

La squadra che ha deluso più di tutte - Roma

Spezia Calcio v AS Roma - Serie A
La formazione della Roma nell'ultima gara di campionato / Gabriele Maltinti/Getty Images

Ci si aspettava sicuramente di più dalla Roma di Paulo Fonseca, soprattutto per come aveva iniziato il campionato. Purtroppo i giallorossi a poco a poco si sono persi, sparendo sempre più nei big match (non ne hanno vinto uno in Serie A, hanno fatto una figuraccia ad Old Trafford in Europa League) e pagando clamorose sviste (l'errore nella distinta alla prima giornata o le sei sostituzioni contro lo Spezia, in Coppa Italia). Come attenuante va detto che la Roma è stata spesso falcidiata dagli infortuni in questa stagione, ma il rendimento è stato decisamente al di sotto delle aspettative.

Il calciatore che ha deluso più di tutti - Jose Callejon

Jose' Maria Callejon
Jose Callejon / Gabriele Maltinti/Getty Images

Quando la Fiorentina si era assicurata le prestazioni di Callejon a parametro zero si pensava subito fosse stato un gran colpo. Purtroppo a Firenze José Maria si è dimostrato un lontanissimo parente di quel calciatore che a Napoli era divenuto famoso per il suo taglio perfetto sul primo palo e per la sua instancabile grinta. Sia con Iachini che con Prandelli ha trovato pochissimo spazio, soltanto 654 minuti spalmati in 20 presenze dove non ha mai trovato la via della rete, un calciatore dimenticato.

Il calciatore che è migliorato più di tutti - Manuel Locatelli

Manuel Locatelli
Manuel Locatelli / Emilio Andreoli/Getty Images

La crescita di Manuel Locatelli in questa stagione è stata esponenziale. Il centrocampista scuola Milan era già da un po' che metteva in mostra le sue doti, ma mai come in questa stagione erano venute fuori. Passaggi con il contagiri, inserimenti perfetti e 4 gol e 3 assist per conquistare gli occhi di mezza Europa e le chiavi del centrocampo azzurro: Mancini stravede per lui, e sembra proprio che non sia l'unico...

Acquisto dell'anno - Federico Chiesa

Federico Chiesa
Federico Chiesa / Jonathan Moscrop/Getty Images

La Juve lo inseguiva da anni, finalmente è riuscita a portarselo a Torino e sembra proprio che abbia fatto la cosa giusta. Federico Chiesa si è inserito alla perfezione negli schemi bianconeri, crescendo partita dopo partita sino a diventare un giocatore chiave nello scacchiere bianconero. 9 gol e altrettanti assist alla sua prima stagione in bianconero che lo consegnano tra i grandi del calcio italiano, il futuro è tutto suo e a Torino già si sfregano le mani per il grande colpo messo a segno.

Momento commovente della stagione - La tristezza di Insigne

Lorenzo Insigne
La tristezza di Insigne / Francesco Pecoraro/Getty Images

E' iconica e triste l'immagine di Lorenzo Insigne seduto sul prato del suo campo triste e sconsolato dopo aver fallito l'accesso alla Champions League con il suo Napoli, inseguito per mesi dopo una grande cavalcata e fallito all'ultima giornata. Il momento è triste già di per sé, pensando poi alle sensazioni che il capitano prova, figlio di Napoli e tifosissimo della squadra, l'immagine diventa struggente.

Miglior prestazione individuale - Ante Rebic

Ante Rebic
Ante Rebic / Chris Ricco/Getty Images

Nel clamoroso match Torino-Milan, terminato con la vittoria dei rossoneri per 7-0 addirittura, spicca la prestazione fuori dal comune di Ante Rebic. Tre reti e un assist oltre ad una presenza costante in campo gli valgono il premio come miglior prestazione dell'anno, quella sera Rebic ha preso fin troppo seriamente la causa rossonera: si è trasformato in un vero e proprio ''diavolo''.

Peggior scorrettezza dell'anno - Maarten De Roon

Un gesto tutt'altro che rispettabile quello di De Roon nell'ultimo match di campionato tra Atalanta e Milan. La sua squadra era sotto di 1-0 e stava perdendo il secondo posto, nel nervosismo generale De Roon perde la testa e sferra prima un pugno a Krunic, poi spintona l'arbitro. Espulsione diretta e ben 4 giornate di squalifica comminate dal giudice sportivo, con lo stesso De Roon che dopo qualche giorno si è scusato con tutti per l'accaduto.

Premio ''I tifosi non lo dimenticheranno'' - Franck Kessie

Franck Kessie
Franck Kessie / Marco Luzzani/Getty Images

E' stato uno dei più grandi protagonisti della stagione rossonera il ''presidente'' Franck Kessie, ma un gesto, anzi due, resteranno nella mente dei tifosi rossoneri per un bel po'. Ultima di campionato, si gioca Atalanta-Milan e ai rossoneri serve una vittoria per centrare la Champions League. I rossoneri vinceranno il match per 2-0, con doppietta proprio di Franck Kessié che segnerà entrambi i rigori concessi alla sua squadra, confermandosi un vero e proprio cecchino dal dischetto. Con le sue due reti ha riportato il Milan in Champions dopo ben 7 anni, i suoi tifosi difficilmente dimenticheranno quella serata e quella doppietta del loro ''presidente''.


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