L'Avvocato Gianni Agnelli: il suo amore per le donne, i grandi calciatori, la Juve e quello stile che non c'è più

Gianni Agnelli
Gianni Agnelli / Leonardo Cendamo/Getty Images
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Cent'anni fa nasceva Gianni Agnelli, l'Avvocato, simbolo di un'era che non c'è più! Lavoro, potere, belle donne, la Fiat, la Juventus: tutti suoi grandi amori e non necessariamente in quest'ordine. L'Avvocato, volenti o nolenti, ha segnato un'epoca.

Dallo stile inconfondibile con l'orologio sopra al polsino della camicia, i suoi viaggi in elicottero, l'amore per i calciatori di classe come Omar Sivori o Michel Platini e le sue inconfondibili battute con una brillante ironia mai più riproponibile ("Lo abbiamo preso per un tozzo di pane, lui ci ha messo sopra il caviale" disse su Le Roi).

Un altro dei suoi preferiti era stato Omar Sivori, il primo Pallone d’oro vinto da un giocatore juventino. Di lui diceva: "E’ più di un fuoriclasse, per chi ama il calcio è un vizio". Ma c'erano anche Boniek ("Il Bello di notte"), Baggio ("Raffaello") e Alessandro Del Piero ("Ho dato a Del Piero il soprannome di Pinturicchio: per l'estetica, per il modo di giocare. I suoi gol sono sempre eccellenti").

I calciatori e le donne da prendere, lasciare, riprendere, senza sentimentalismi, perché come testimoniava Gabetti "Agnelli non ha mai detto né pensato che si innamorano solo le cameriere, però sentimentale non era". Sulla sua Juventus disse: "Mi emoziono perfino quando leggo in qualche titolo di giornale la lettera J. Penso subito alla Juve". Uno stile riconoscibilissimo, che manca tanto e che non c'è più. Forse come non c'è più il famoso stile Juventus.


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