Assemblea dei Soci, Agnelli: "Applausi a Ronaldo ma la Juve viene prima"
Giornata importante in casa Juventus con l'Assemblea dei Soci che servirà soprattutto ad approvare il bilancio che ha fatto registrare perdite record per 210 milioni. Verrà chiesta l'approvazione dell'aumento di capitale da 400 milioni che servirà a coprire le perdite fatte registrare nel periodo della pandemia (registrati in circa 320 milioni) .
Durante l'Assemblea dei Soci, ha preso parola Andrea Agnelli. Ecco le sue dichiarazioni riprese da JuventusNews24.com: "Con l’arrivo di Cristiano Ronaldo abbiamo pensato che quello era il momento di investire e iniziare un piano espansivo che ci porti a consolidare i risultati degli scorsi anni. Nel gennaio 2020 completiamo l’aumento di capitale e nel febbraio 2020 arriva il Covid e colpisce tutti duramente. Non è bella soddisfazione trovare la via del futuro nella mediocrità, e questo a maggior ragione deve valere per la Juventus. Entriamo in crisi pandemica, che a me ha lasciato riflessioni: cos’è stato l’impatto sulla società, sulla vita, sul sistema sanitario. Un elemento ha fatto riflettere: l’utilizzo della parola quarantena. Quando io ero piccolo non esisteva questa parola, i miei figli quando vanno all’estero si domandano le regole da seguire. Questo fa capire l’impatto della pandemia sulla società. Abbiamo giocato 60 partite senza pubblico dal maggio del 2020 e sono un numero incredibile. Tamponi costanti ogni due giorni, le bolle. Guardavo le partite lassù, in un altro posto in tribuna, è stato irreale".
"Tutto ha portato ad una crisi politica, con conseguente lancio della Superlega. Procedimenti iniziati e poi annullati dall’Uefa, ora in attesa del giudizio della Corte di Giustizia europea. La vera analisi di questa crisi è il totale ridimensionamento del mercato dei trasferimenti. Da 6.5 miliardi per le società europee nel 2019 a 4 miliardi nel 2020 ai 3 miliardi del 2021. Questa costrizione del mercato avrà ripercussione sulle squadre medio-piccole. Se si ritornerà a una piena normalità in questa stagione, noi potremo consuntivare gli effetti Covid al termine di questa stagione".
"Che cosa ha fatto la Juventus? L’impatto degli effetti diretti e indiretti è di 320 milioni con un 40% che si riverbera sull’esercizio in corso e andremo a pulire gli effetti del Covid al termine di questa stagione. Ciò che ha lasciato il Covid non viene cancellato. Il piano del 2019 era a medio termine, ma era credibile ieri ed è credibile oggi, e ha le carte in regola per ripartire grazie all’aumento di capitale. Deve passare attraverso una dimensione gestionale: questa industria ha la cattiva abitudine di misurarsi sul fatturato. Non dovremo focalizzarci sulla ricerca del fatturato, ma del profitto. Andremo a inserire un comitato di ESG: col nuovo consiglio andremo a istituire un nuovo comitato ad hoc. Continueremo ad essere all’avanguardia nelle politiche sportive dell’industria".
"Al di là dei risultati avuti, sfido chiunque a dirmi che l’attuale piramide del calcio professionistico sia soddisfacente. Sento lamentarsi chiunque, ma trovo sorprendente che ogni proposta di riformare questa industria venga accantonata. Qualsiasi proposta, avendo interlocutori così disomogenei tra loro, non troverà soddisfazione. Chi ha i voti non ha il peso e chi ha il peso non ha voti. Questa bilancia dovrà trovare una sua formulazione. Per 10 anni ho lavorato per stabilizzare il sistema, che non tutela gli investitori. Cito Juventus, Real Madrid e Barcellona: nessuna ha vinto il campionato ma partecipiamo alla Champions. Tante squadre hanno vinto ma non partecipano alla Champions: questo per puro aspetto commerciale. In quel momento tanti gridavano allo scandalo".
Superlega?
"Quella nascita è stata la constatazione di 12 società che le obsolete impalcature su cui si regge il calcio sta rifiutando il cambiamento per mantenere una classe politica che non rischia ma non compete. Solo attraverso il dialogo costruttivo si potrà arrivare ad una conclusione".
Under 23 e Women?
"L’Under 23, con il direttore Manna e l’allenatore Zauli, sono in filiera con la prima squadra. Sta dando i suoi frutti: Fagioli, Frabotta e Dragusin sono in prestito per tornare poi alla Juve. Anche la convocazione di Soulé con la Nazionale argentina è un altro esempio. Le Women hanno vinto il quarto Scudetto sul campo: un ringraziamento va a Rita Guarino e l’accesso di Montemurro ai gironi di Champions League femminile sono un segno che questo movimento sta diventando di importanza, ci abbiamo creduto da quando abbiamo iniziato".
"È stato un onore e un piacere. Dobbiamo applaudire Cristiano Ronaldo per quanto fatto sul campo. L’unico peccato è stato non avere il pubblico. Ha ragione Morata, a pochi giorni dall’addio di Ronaldo, che ha detto che la maglia della Juve richiede responsabilità. Io sono responsabile per quello che significa la società per cui lavoro. La Juventus è più grande di chiunque, viene prima di qualunque persona. Dobbiamo lottare, soffrire e vincere per la Juventus".
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