Sacchi: "La Juventus non è guarita. E accerchiare l'arbitro è da maleducati"

Arrigo Sacchi
Arrigo Sacchi / Elisabetta A. Villa/Getty Images
facebooktwitterreddit

Arrigo Sacchi ha espresso le proprie considerazioni sulla corsa alla prossima Champions League, il cui verdetto verrà definito al termine della 38a giornata di Serie A. La Juventus sarà chiamata alla vittoria in casa del Bologna (sfavorita dagli scontri diretti) e dovrà sperare che una tra Milan e Napoli non vinca contro Atalanta e Verona. Ecco le parole dell'ex allenatore sulle pagine della Gazzetta dello Sport.

Juan Cuadrado, Weston McKennie, Brahim Diaz, Hakan Calhanoglu, Ismael Bennacer, Fikayo Tomori, Franck Kessie
Juventus-Milan / Jonathan Moscrop/Getty Images

"La Juve va a Bologna. I ragazzi di Mihajlovic hanno fatto un’ottima stagione, a volte sono un po’ giocherelloni e poco attenti, però hanno diverse frecce da spendere. Anche in questo caso, secondo me, il risultato non è scontato. Anche perché la Juve non è guarita all’improvviso. Contro l’Inter ha vinto, ma se la partita fosse finita in pareggio non ci sarebbe stato da gridare allo scandalo. Diciamo che i bianconeri si sono impegnati al massimo, hanno dimostrato grande volontà, cosa che non sempre si è vista in questa stagione. All’improvviso, dopo che erano precipitano nel buio per la sconfitta interna contro il Milan, si è aperta davanti a loro un’autostrada di luce. Chiellini è stato un autentico trascinatore. Sono arrivati, soprattutto con la forza morale, dove finora non erano riusciti. Però posso aggiungere una cosa che mi sta a cuore? I giocatori della Juve devono smetterla di accerchiare l’arbitro. È un comportamento poco professionale e molto maleducato. Poi succede che andiamo a giocare all’estero e, quando facciamo così, ci becchiamo il cartellino rosso. Cerchiamo di essere educati nei gesti e nelle reazioni. L’educazione è alla base dello sport".


Segui 90min su Telegram per rimanere aggiornato su tutte le ultime novità di Serie A.