Antonello sul nuovo stadio dell'Inter e sui rapporti col PSG (anche sul mercato)

Alessandro Antonello
Alessandro Antonello / Jonathan Moscrop/GettyImages
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L'incontro di oggi con l'ECA ha fornito anche ad Alessandro Antonello, AD corporate nerazzurro, l'occasione per soffermarsi sui temi di attualità in casa Inter e su altre questioni rilevanti legate all'universo calcistico, anche al di fuori del campo (tra diritti TV e nuovo stadio di Milano). Questo quanto affermato da Antonello:

Sul futuro del'ECA: "Ci saranno diverse elezioni anche durante l’anno, essere qui è molto importante. L’intenzione è di allargare la membership dell’ECA, l’unica associazione di club che rappresentano gli interessi degli stessi nel calcio mondiale. 80 club hanno già aderito, ci sono club italiani, 47 nazioni rappresentate. Vogliamo che sia più allargata possibile, più democratica, più inclusiva, viene allargata alle sole società che hanno anche squadre femminili, il calcio prende questa direzione".

Sui diritti TV: "L’ECA gioca un ruolo primario nel supportare la UEFA nella negoziazione. Si parla di circa 4,6/8 bilion per il prossimo ciclo, a dimostrazione che il calcio europeo desta molto interesse. Molti sponsor vogliono raggiungere questa industry, il prodotto calcio europeo è al top mondiale. Oggi il primo tema è la solidarietà per le popolazioni colpite dal terremoto in Turchia, ci saranno diverse iniziative, anche coi singoli club. Solidarietà anche nella distribuzione dei proventi, anche per i club che non partecipano alle competizioni. Non vorremmo chiamarla solidarietà, ma investimento per il calcio” riporta calciomercato.com.

Sul rapporto col PSG: "Le tensioni col Psg sono risolte, ieri è stata una cena piacevole, Zhang è stato invitato. Si è discusso in maniera molto piacevole, anche di temi di mercato. Si è parlato a livello europeo”.

Sul nuovo stadio: "Per noi il piano A resta San Siro col Milan, dopo tre anni e mezzo di intenso lavoro, abbiamo ottenuto l’approvazione di massima del Consiglio Comunale, riteniamo che rinunciare ora non sia il caso, forse bisognava pensarci di più. San Siro è la soluzione principale, dobbiamo aspettare le analisi del Milan su La Maura, vediamo, rimango fiducioso io. L’Inter ha ben chiari i prossimi passi da fare, sia col piano originario, sia qualora il Milan andasse da un’altra parte. Il piano B tutela gli interessi dei club e dei nostri tifosi ovviamente”.

Sulla Champions: "A oggi siamo secondi in campionato e riteniamo di avere una rosa competitiva, questo è l'obiettivo minimo di stagione. A meno che, fino a che la matematica non ci condanna, non possiamo sperare di ottenere qualcosa in più. Detto questo, abbiamo una partita fondamentale, che è il ritorno degli ottavi di Champions, su cui dobbiamo puntare tantissimo, ovviamente restano concentrati anche in campionato. Se possiamo far strada in campo internazionale? L'obiettivo dell'Inter è sempre di vincere ed essere competitivi, quindi perché no".

Sulla Superlega e sullo sponsor: "Il 22 ne sapremo di più. Dobbiamo attendere gli eventi e saperne di più dal confronto giuridico. Sponsor? Non c'è nessuna novità rispetto a quanto dichiarato. Ci tengo a dire che il club è impegnato nella ricerca di un nuovo partner, siamo in fase avanzata di discussione con vari soggetti. Queste trattative richiedono tempo, ma siamo assolutamente fiduciosi che avremo un nuovo sponsor di maglia per la nuova stagione".