Antonello e il futuro dell'Inter: "Il progetto Suning è a lungo termine. Nuovo San Siro, siamo molto soddisfatti"

Alessandro Antonello e Beppe Marotta
Alessandro Antonello e Beppe Marotta / Mattia Pistoia/GettyImages
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“Mi rifaccio alle dichiarazioni del nostro presidente: il progetto è a lungo termine. Al di là dei rumors, tutti stiamo lavorando su base a lungo termine. Progetto partito tanti anni fa e sfociato con lo scudetto, procediamo con questa strategia e visione rimane di medio lungo periodo". Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Inter Alessandro Antonello nell'intervento durante la trasmissione ‘Tutti Convocati’ su Radio 24.

Alessandro Antonello, Javier Zanetti
Alessandro Antonello / Pier Marco Tacca/GettyImages

SUNING E INTERSPAC - “Dispiace a noi manager essere circondati da diffidenza sul club. Il presidente lo sentiamo regolarmente, abbiamo un contatto costante e immediato. Gli interisti sono sempre un po’ diffidenti, ma impegno profuso dalla società è dimostrato dai fatti e dagli investimenti fatti negli ultimi anni, dalle risorse messe a disposizione. I rinnovi sono dimostrazione di voler mantenere alta la competitività. Stabilità finanziaria è un obiettivo non solo dell’Inter. Interspac? Il progetto è tenuto in considerazione, in questo particolare momento non è stato reputato ancora idoneo, nulla è stato presentato”. 

SPONSOR - “In un periodo di estrema difficoltà abbiamo trovato sponsorizzazioni importanti che ci garantiranno flussi economici importanti. Stiamo firmando accordo commerciali significativi. Il brand sul campo fa sì che Inter sia ancora molto attrattiva, siamo confidenti di riuscire a trovare altri partner. Sponsor maglia? Siamo in sicurezza, abbiamo già un partner che ci supporterà. Stiamo lavorando affinché il bond venga rifinanziato entro fine anno. Non possiamo dare altre notizie, ma è il nostro obiettivo e non vediamo criticità”.

NUOVO SAN SIRO - "Noi siamo molto soddisfatti, primo passo fondamentale. Ora si devono aprire i tavoli tecnici, ci sono alcuni cambiamenti rispetto al piano originale, dobbiamo adeguarci alle richieste del Comune. Passo fondamentale anche per la città di Milano. Il progetto è un compound di due fasi diversi. La riduzione volumetrica impatterà il real estate e non la parte dello stadio. Dopo due anni, con una pandemia di mezzo, abbiamo ritenuto opportuno rivedere gli indici volumetrici ora inizieranno i lavori tecnici".

"Progetto vincente? Pensiamo di annunciarlo a breve, prima riapriremo il tavolo tecnico per chiarire i punti della delibera, ma lo annunceremo a breve. A oggi se non incorriamo in particolari intoppi l’obiettivo primario è di arrivare al 2027 per avere il nuovo stadio, la fase due inizierebbe da lì in avanti per ulteriori altri 3 anni. Obiettivo primario è avere il prima possibile nuovo stadio e speriamo sia possibile nel 2027. Al Bernabeu sono stati fortunati perché hanno ottimizzato i lavori durante la pandemia, la prima squadra giocava a Valdebebas".

"Il rapporto col Milan? Posso dire che siamo un caso più unico che raro. Inter e Milan collaborano e anche il derby è stato un esempio di altissimo livello, abbiamo giocato a livello europeo. Dietro c’è un lavoro fatto dalle due società con comunità di intenti unica per far tornare i due club a primeggiare a livello europeo. In piena sintonia ma con massima competitività sul campo, clima assolutamente ottimo”.

RINNOVI - "È un indirizzo strategico su cui tutti i club stanno facendo delle riflessioni. Non solo i club devono pagare il conto della pandemia, serve un bilanciamento per far sì che il sistema calcio vada avanti. I club devono avere la possibilità di ribilanciare la questione economica finanziaria e giocatori e agenti devono necessariamente venire incontro”.


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