Analisi sul mercato della Lazio: è una rosa che può affrontare il triplo impegno?
Nel 2019-2020 la Lazio ha vissuto una stagione a due facce. Prima del lockdown ha messo in fila una lunga serie di ottime prestazioni e risultati, dando l’impressione di poter lottare fino alla fine per lo scudetto e battendo la Juve sia nello scontro diretto in campionato sia nella finale di Supercoppa.
La squadra che si è presentata al ritorno in campo di giugno è sembrata però solo un lontano parente di quella vista nei mesi precedenti. I biancocelesti hanno infatti cominciato a faticare molto nell’imporre il proprio gioco, subendo gli avversari e dimostrandosi molto meno solida in fase difensiva. La Lazio ha finito quindi il campionato accumulando, da giugno in poi, più sconfitte che vittorie (rispettivamente 6 e 5, più un pareggio), per un andamento più da metà classifica che da corsa scudetto. In realtà, nonostante questo, la stagione della squadra capitolina si è conclusa centrando di fatto quello che era da anni il grande obiettivo della società, ovvero quella qualificazione in Champions League che mancava ormai da più di dieci anni.
L’ultima parte di stagione aveva mostrato come la Lazio potesse soffrire la lunga serie di impegni ravvicinati che aveva messo in luce le criticità della rosa corta a disposizione di Simone Inzaghi. E’ per questo che, in vista dell’impegno in Champions League, ci si aspettava una campagna acquisti in grado di far fare alla squadra un netto salto di qualità in questo senso, ma quanto visto finora non ha soddisfatto appieno i tifosi biancocelesti.
Complice anche la situazione di incertezza e difficoltà economica che aleggia sul calcio dallo scoppio dell’epidemia, il presidente Lotito e il d.s. Tare hanno deciso di compiere esclusivamente investimenti contenuti e mirati, evitando fuochi d’artificio da prima pagina ma mettendo a segno alcuni colpi che potranno garantire ad Inzaghi pedine importanti da inserire nelle rotazioni.
Il primo acquisto della stagione è stato l’attaccante kosovaro Muriqi, in arrivo dal Fenerbahce dopo una stagione da oltre 15 gol. Dopo di lui è arrivato il turno di Fares, acquistato dalla Spal per aggiungere un’alternativa di buona affidabilità alla batteria di esterni a disposizione dell’allenatore, a cui è seguito il ritorno di Hoedt per la difesa. Infine è stato ufficializzato l’acquisto di Andreas Pereira, centrocampista di buona tecnica e prospettiva in arrivo dal Manchester United.
In definitiva, lo sforzo maggiore fatto dalla società sul mercato è stato quello di trattenere per un altro anno i pezzi più pregiati a disposizione dell’allenatore, a partire da Immobile, fresco vincitore della Scarpa d’Oro, fino ad arrivare a Luis Alberto, Milinkovic-Savic e Correa. È quindi ancora una volta dal loro rendimento che dipenderanno le sorti della stagione della Lazio, che punterà di nuovo sulla continuità tecnica e tattica per confermarsi ai piani alti della Serie A senza sfigurare nel suo ritorno al maggiore palcoscenico europeo, senza dimenticare la Coppa Italia. Sarà dunque una stagione fondamentale per misurare le ambizioni del progetto della società, decisa a continuare ad occupare un ruolo di primo piano all’interno del calcio italiano dopo quanto di buono fatto negli ultimi anni.
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