Allegri torna sul peso delle questioni extra-campo e prevede difficoltà a Siviglia
Dopo l'1-1 agguantato in extremis all'Allianz, contro il Siviglia, la Juventus si prepara ad affrontare gli andalusi al Sanchez Pizjuan nel ritorno della semifinale di Europa League. Massimiliano Allegri, tecnico dei bianconeri, ha parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia. Queste le dichiarazioni dell'allenatore in vista della sfida di domani:
Questioni arbitrali: "Noi dobbiamo pensare solo al campo, per noi domani è una bella partita da vivere, giocare. Tutta la squadra ha voglia di raggiungere questa finale, in un'annata folkloristica... Questo dev'essere uno stimolo in più per noi, sappiamo che è difficile, è una finale, ci vorrà lucidità, personalità nel giocare. Ci saranno momenti duri nella partita" riporta IlBianconero.
Chiudere in bellezza: "C'è la voglia di fare. Si vuole andare subito, ma ci vuole calma. I ragazzi sono stati bravi, non sono stato parafulmine o riferimento. Abbiamo lavorato insieme per questo momento. Le cose capitate le abbiamo vissute come un'opportunità importante. Domani possiamo provare ad andare a Budapest, non ci sono mai stato. Raggiungere un'altra finale sarebbe un bel risultato. Il calcio l'ha inventato il diavolo, sperando che ci sia un pizzico di fortuna e che stia dalla nostra parte".
Scelte in attacco: "La squadra sta bene fisicamente, secondi tempi in crescendo. Bel segnale. Può durare 90 o 120 minuti. Chi scenderà in campo sarà importante. Anche chi entrerà a gara in corso".
Percorso stagionale: "Bisogna analizzare quanto fatto quest'anno. Cose negative, poi si sono create opportunità. Abbiamo giovani che hanno giocato molto, hanno dato energia, incoscienza, aiutando i vecchi. Sono stati importanti per alcune cose e per altre. La Juve si ritrova ad avere un patrimonio, una cosa molto importante. Non possiamo costruire tutto in un attimo, bisogna cercare in fondo bene, arrivare in fondo bene, chiudere al meglio, avere un secondo posto da consolidare. A fine stagione valutiamo tutto, ci sono cose da migliorare. Ci sono cose positive. Con lucidità e fermezza, e ora bisogna essere concentrati su quanto c'è da fare".
La pressione: "E' un'opportunità. Il Siviglia è forte, ci ha fatto gol e ci siamo disuniti. La squadra ha fatto meglio. Loro giocheranno in casa, ma siamo pronti a ogni evenienza, sapendo che la gara dura 120 minuti".
La definizione di stagione folkloristica: "Semplice: annata in cui ti svegliavi coi punti, poi ne avevi meno, poi te li mettevi. Annata viva. Oltre gli obiettivi, dovevamo pensare ad altre cose. Ci ha fatto bene. Preso tutto come un'opportunità. Siamo nel rush finale, mancano 3 partite e speriamo 2 di Europa League. Vedremo. Come detto sempre, sul campo bisogna fare quello per cui siamo chiamati a fare. Il massimo. Finora siamo secondi, non ce lo può togliere nessuno. In Europa League siamo in semifinale, possiamo arrivare in finale. Se sarà più bravo il Siviglia, faremo i complimenti".
Su Fagioli e i giovani: "Il problema, ma non è un problema... La fortuna. 5-6-7 giovani che hanno il 2 davanti, il 2000... Bisogna passare da quei momenti, nei giovani c'è che li trovi e sembrano fuoriclasse, poi passano momenti down e sembrano che non abbiano fatto nulla. A 25-26-27 sarà il massimo della maturazione. Non è cambiato, si spiega Rabiot a 27 anni che ha fatto quel che ha fatto. Gioca partite diverse dall'anno scorso. Bisogna prendere il bello e il brutto. Hai a che fare con ragazzi giovani, è bello. Fagioli magari ha fatto qualche errore, come con il Napoli, poi non l'ha più fatto. Ma sono ragazzi, lui come Iling, Barrenechea, Soulé, Gatti che quando è arrivato ha fatto buone partite e s'era un po' perso. Vestire la maglia della Juve è diversa, ha una pesantezza differente. Non bisogna esaltarsi quando si fa bene, buttarsi giù quando si fa male. Bisogna dare stabilità".
Sull'ambiente: "Sappiamo quanto influisca, ci abbiamo giocato tante volte. Per noi è decisiva, ci giochiamo la finale. Davanti ai tifosi saranno molto spinti, avranno molti spazi per creare dei problemi. Sappiamo i punti di forza, le debolezze, ci vuole una partita di personalità quando abbiamo la palla. E momenti in cui, nelle folate, potranno creare difficoltà".
Dubbi di formazione: "Dubbio in difesa, a centrocampo, e in attacco. Domani vedo. O mattina o pomeriggio, sennò non posso più decidere. La partita si può cambiare a gara in corso, speriamo di indovinare la formazione ma ci sarà bisogno di altre caratteristiche e vedremo come sistemare le cose. Se ce ne sarà bisogno. Spero di no".
Motivazioni: "L'eccitazione è uguale, arrivare a giocare le semifinali è meraviglioso. Speriamo di essere felici, sennò passiamo una serata a Siviglia con una rottura di scatole. Bisogna essere bravi e fortunati. Ma l'emozione di queste partite sono difficili da trovare. Sei in Europa, il traguardo è più vicino. Bisogna essere bravi, così come bisogna essere bravi a rituffarsi in campionato".