Allegri sul futuro alla Juve e sul colloquio (già avvenuto) con la proprietà
Juventus sospesa tra richiamo del campo e quello giudiziario, con la trasferta di Empoli nello stesso giorno della nuova decisione della Corte Federale in merito al caso plusvalenze e all'annessa penalizzazione. Massimiliano Allegri, tecnico bianconero, ha parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia soffermandosi sul momento della squadra dopo l'eliminazione in Europa League e proiettandosi anche sul futuro (con tanto di riferimento a un colloquio con la dirigenza). Queste le sue parole:
Reagire dopo la sconfitta: "Lo spirito deve essere quello di una squadra che dovrà avere una reazione dopo l’eliminazione dall’Europa League. Dobbiamo mantenere il secondo posto in classifica e sarebbe un risultato importante perché negli ultimi due anni la Juventus è arrivata a quarta" riporta Juventusnews24.
Dialogo con la proprietà: "Con la proprietà ho parlato, gli ho espresso i miei pensieri come faccio sempre tutti gli anni a fine stagione. Quotidianamente mi confronto con Calvo e Scanavino, ma in questo momento parlare del futuro non ha senso perché abbiamo ancora tre partite importanti. Sul campo dobbiamo lasciare la Juventus nelle prime 4 posizioni che varrebbero la Champions. Quello che succede fuori non possiamo deciderlo, dobbiamo aspettare quello che decidono gli altri. Non ha senso parlare del futuro, mancano 15 giorni a fine stagione e dobbiamo essere concentrati su quello che dobbiamo fare".
La nuova penalizzazione: "In questo momento non ci ho neanche pensato. L’unica cosa a cui ho pensato è che domani dobbiamo andare ad Empoli per tornare alla vittoria e togliere le scorie della partita di giovedì col Siviglia. Poi vedremo. Dobbiamo continuare a fare bene, matematicamente ci servono 3 punti per essere dentro le prime 4, al netto di quello che succede fuori. Psicologicamente cambia? Ormai siamo abituati a tutto, l’importante è concentrarsi e volere il secondo posto. Poi punti non punti, non cambia niente… Dobbiamo essere forti, lo siamo stati tutti l’anno. Tutto il gruppo ha lavorato in un certo modo per raggiungere gli obiettivi sul campo".
Sul futuro: "Io ho un contratto di due anni e rimango al 100%, per quanto riguarda la mia scelta. Poi io decido per me, non per gli altri".
Szczesny e le parole sull'atteggiamento: "Quando si giocano le partite dopo la partita bisognerebbe stare zitti. A caldo si possono dire cose inesatte. C’è una componente emotiva forte. La squadra a Siviglia ha fatto tutto nel migliore dei modi, potevamo evitare il gol ma sono cose che capitano. Andare a Siviglia e fare 6/7 palle gol non era semplice, siamo stati forse imprecisi".
Scelte di formazione: "A Siviglia abbiamo giocato 120′, la squadra ha recuperato. Chi non ha giocato a Siviglia sarà disponibile domani. Ieri Vlahovic era febbricitante, Rabiot era malconcio. Miretti ha giocato poco, Kean, Milik, poi non abbiamo Danilo. Abbiamo una squadra che domani deve fare punti contro un Empoli ormai salvo ma che è brillante".
Idee sul futuro: "Questo non lo so, non sono nella testa degli altri. Posso solamente dire qual è la mia scelta poi il resto vedremo. Dobbiamo essere concentrati sul campionato e sul finale di stagione. Poi vedremo se la Juve parteciperà o meno alle coppe, la dirigenza poi farà le sue valutazioni. Dobbiamo continuare a lavorare negli ultimi 15 giorni. Noi sul campo dobbiamo fare quello che ci è stato chiesto di fare, ossia portare la Juventus tra le prime 4 per giocare la Champions l’anno prossimo. Domani la vittoria ci consentirebbe di essere matematicamente tra le prime 4. Poi sul resto non so cosa può succedere".
Fiducia di Elkann: "Le parole dell’ingegnere Elkann mi han fatto piacere. Io sono sempre stato disponibile della società Juventus in questi 7 anni, del Milan e del Cagliari. Io faccio parte di un’azienda, quando mi dicono che sono aziendalista mi fanno solo che complimenti. Quando sei allenatore non lo sei solo in campo, sei un responsabile dell’area sportiva che insieme alla società devono scegliere il meglio per quelli che possono essere i risultati in campo e fuori. È una cosa normale. Poi la società valuta e fa le proprie scelte. Io sento la fiducia. Dispiace non essere andati in finale di Europa League e Coppa Italia però momentaneamente se non facciamo casino siamo secondi in classifica. Al netto di tutto, perché quest’anno bisogna andare al netto di tutto".
Fiducia da parte del gruppo: "Io non so le parole esatte di Szczesny, poi non conoscendo bene l’italiano ha sbagliato forse l’uso dei termini. Cuadrado ha fatto una battuta. Un allenatore deve giocare a seconda delle caratteristiche dei propri giocatori. Si poteva fare meglio o peggio. La Juventus so solo che è arrivata in semifinale di Europa League contro squadre forti, il Siviglia è uno di questi. In semifinale di Coppa Italia abbiamo fatto due buone partite. Quest’anno, tra una partita e l’altra, non siamo stati fortunati nelle decisioni. È stata un’annata difficile, ma non parliamo al passato perché non è ancora finita. Tra 15 giorni poi la società farà le proprie valutazioni e le proprie scelte".