Allegri spiega cosa manca alla Juve per vincere il titolo e parla di Chiesa

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri / Jonathan Moscrop/GettyImages
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La 6ª giornata di Serie A si apre con il successo casalingo della Juventus contro il Lecce. A decidere l'anticipo di questo turno infrasettimanale ci pensa la rete nella ripresa di Milik. Al termine dell'incontro, Massimiliano Allegri ha parlato così ai microfoni di DAZN:

Una Juve insicura nel primo tempo per colpa di Reggio Emilia?
"Era importante vincere oggi dopo una sconfitta rocambolesca. Il Lecce è una squadra arcigna, non era facile. Non abbiamo concesso niente e siamo stati equilibrati in campo. Siamo stati bravi a sfruttare le occasioni che abbiamo creato".

Cosa non le è piaciuto nel finale?
"Dobbiamo giocare di meno la palla indietro. Alla fine non si può mettere una palla in area quando siamo in superiorità numerica, però son cose che si sistemano. I ragazzi però sono stati bravi, hanno fatto una bella partita. Non era facile sul piano mentale perché venivamo da una brutta sconfitta e da una settimana dove tutti dicevano che eravamo l'antagonista dell'Inter, poi siamo diventati brocchi. Dobbiamo avere la forza di mantenere equilibrio. Poi lavoriamo per migliorare".

Cosa manca alla Juve per diventare l'antagonista dell'Inter?
"Inter, Milan e Napoli sono più attrezzate di noi per vincere il titolo. Noi quest'anno abbiamo tanti giocatori con poca esperienza. Però possono crescere: Rabiot e Cambiaso sono cresciuti molto. Ci vuole pazienza. Gatti è stato attaccato per l'ultimo errore, ma sono errori rocamboleschi. È un giocatore che ha 27 presenze in Serie A. Anche Rugani ha fatto una partita straordinaria, ma sono 8 anni che sta alla Juve quindi è abituato a giocare con freddezza. Se non sei abituato la palla scotta".

Una Juve meno aggressiva rispetto all'avvio di stagione:
"La squadra è stata molto aggressiva. Le prime sei partite abbiamo fatto bene a Udine, poi quando abbiamo fatto solo difesa ci entravano dentro come il burro. Col Bologna difendevamo a tutto campo, ma se non fai gol le squadre sono attrezzate, con giocatori buoni che ti mettono in difficoltà e siamo andati in giro per il campo. Con l’Empoli e la Lazio siamo stati equilibrati. Il Sassuolo è difficile da valutare, ne abbiamo concesse tante a campo aperto. Oggi dopo i primi 20 minuti ci siamo abbassati un po’, più che andare fuori giri e scatenarli è meglio stare lì, tanto le partite durano 90 minuti. Col Sassuolo abbiamo giocato spesso indietro, ma venivamo da un risultato importante con la Lazio. Si deve giocare col portiere quando ce n’è bisogno, altrimenti si gioca in avanti".

Su Chiesa:
"Ha giocato molto dentro al campo, quindi quando vai sull'esterno diventi meno marcabile. Prima quando faceva solo l'esterno era più prevedibile. Federico ha una tattica eccezionale e quest'anno è migliorato nel modo in cui sta in campo".

Su Milik:
"Milik è straordinario. Ho 5 attaccanti, compreso Yildiz, che stanno lavorando bene. Oggi Milik ha fatto una buona partita":