Allegri spiega come vorrebbe che giocasse la Juve e commenta la stagione di Chiesa

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri / MARCO BERTORELLO/GettyImages
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La Juventus batte 1-0 la Fiorentina nel match valido per la 31ª giornata di Serie A. Bianconeri trascinati dal gol di Gatti, che nel primo tempo producono molto ma devono fare i conti con il fuorigioco, ma che nella ripresa soffrono di fronte alla controffensiva dei viola. Al termine dell'incontro, Massimiliano Allegri ha parlato così ai microfoni di DAZN:

Un bilancio sulla partita:
"Noi lavoriamo per migliorare tutti i giorni. Poi ci sono i momenti, anche a livello psicologico. Ci è andata bene nella ripresa in alcune situazioni, nel primo ci è andata male in altre. Ci è stato annullato un gol per un centimetro di fuorigioco. Abbiamo sbagliato tecnicamente in alcune ripartenza, ma i ragazzi stanno facendo un buon campionato. Dispiace per il blackout avuto, cerchiamo di fare più punti possibili da qui alla fine. Vittoria importante, non abbiamo preso gol per la seconda gara di fila. Ora bisogna continuare".

Perché la Juve non riesce a essere costante per tutti i 90 minuti?
"Nel calcio ci sono due squadre con due maglie diversi. Noi siamo bianconeri, la Fiorentina era viola. Credo sia semplice, anche noi vogliamo tenere palla 90 minuti, fare trenta tiri in porta e non subirne uno. Ma neanche nei sogni si potrebbe fare. Sappiamo i nostri limiti e ci lavoriamo. Ora l’importante è il risultato. Durare 90 minuti senza un tiro in porta della Fiorentina la vedo dura. Lavoriamo per cercare di dare un gioco migliore, non far tirare in porta gli avversari. A volte ci riusciamo, altre no ma ai ragazzi non si può rimproverare niente".

La Juve è una squadra che può giocare con un baricentro più alto per tutta la partita?
"Cerchiamo di giocare nell’area avversaria 90 minuti, ma ci sono anche gli avversari e non ci riusciamo. I ragazzi sono bravi a interpretare la partita. Nel secondo tempo si poteva fare meglio. Noi lavoriamo per schiacciare l’avversario nella loro area e cercare di fare meglio tecnicamente".

Quanti punti vale un allenatore all'interno di una stagione?
"Non lo so quanto incide, quanto incide la società. Abbiamo fatto 62 punti e sono quelli che ci meritiamo. Avremo sbagliato nel momento importante della stagione, ma la Juve sta facendo un percorso con tanti giovani che giocano. Un conto poi se la palla è la gestisce uno di 30 anni, un conto uno di 18. Sono cose basilari, non le dovrei neanche ricordare".

Il miglioramento della rosa passa attraverso la maggior esperienza dei giocatori?
"Alleno questi ragazzi straordinari, cerchiamo di arrivare alla Champions migliorando ogni giorno. Abbiamo passato un brutto periodo dove abbiamo avuto il contraccolpo di quando ci siamo allontanati dall’Inter. Magari abbiamo fatto troppi punti prima e pochi dopo. Su questo si deve lavorare. I ragazzi nelle ultime due hanno fatto due belle vittorie, bisogna continuare su questo e centrare l’obiettivo".

Sulla stagione di Chiesa:
"Federico stasera si è messo a disposizione, anche se non stava benissimo. Ha un risentimento sulla coscia. Nel primo tempo le punte hanno lavorato benissimo, di Chiesa sono molto contento".

Sulla posizione di Danilo:
"Nel primo tempo grande pressione, dovevamo chiuderla 2-0. Poi normale uscisse la Fiorentina, ci siamo abbassati. In fase difensiva abbiamo subito due o tre situazioni dove abbiamo rischiato di prendere gol. In fase offensiva si poteva fare meglio nelle ripartenze".