Allegri sotto accusa: la Juve riflette, ma per ora resta. Nessun cambio in vista
"Cambiare guida tecnica sarebbe una follia. Fare processi sommari e indicare un colpevole non aiuta, Max ha un programma da sviluppare nell’arco di 4 anni, se c’è un colpevole quello sono io". La blindatura di Massimiliano Allegri da parte dell’a.d. Maurizio Arrivabene è arrivata a DAZN prima dello storico ko della Juventus a Monza.
Come conferma oggi La Gazzetta dello Sport, ieri lo stesso Arrivabene, insieme a Nedved e Cherubini (era invece assente il presidente Andrea Agnelli) sono andati via dal Brianteo silenti e arrabbiati per la prestazione e per il risultato, "ma ciò che filtra dalla pancia del club è che non ci siano cambi di direzione in vista - si legge sulle pagine della rosea -. Allegri resta al timone, rivedrà la squadra (o ciò che resta, visti i tanti giocatori impegnati con le nazionali) mercoledì dopo 2 giorni di riposo e proverà a cercare un modo per uscire dal labirinto in cui tutti, tecnico, squadra e dirigenti, appaiono imprigionati".
Attenzione però, perché il fatto di vedere una squadra sfiduciata e in evidente crisi d’identità con il tecnico in confusione totale starebbe portando la Juventus ad avere le prime perplessità sull’operato di Allegri. Che per ora resta in panchina, ma con riflessioni in corso.