Allegri: "Bisogna accettare la realtà e stare zitti. Siamo una squadra di metà in classifica"

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri / Alessandro Sabattini/GettyImages
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Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha parlato ai microfoni di DAZN commentando la sconfitta dei bianconeri in casa dell'Hellas Verona. Ecco le parole del tecnico della Vecchia Signora dopo la debacle di oggi.

C'è stato un confronto con lo spogliatoio?

"In questo momento le parole non servono a niente. C'è da lavorare e da fare. Siamo in una situazioen brutta di classifica. Bisogna accettare la realtà, siamo una squadra di metà in classifica ora. Solo con uno spirito diverso e con la voglia di vincere qualche contrasto in più, le qualità ci sono. In qualche modo ci tireremo fuori da questa situazione. E' inutile piangersi addosso, dobbiamo pensare a quello che dobbiamo fare. Ora pensiamo alla partita di martedì".

Troppe aspettative?

"Il valore della squadra è ottimo. Quando abbiamo avuto un punto in classifica abbiamo giocato da squadra che ha un punto in classifica, ora dobbiamo giocare da squadra che ha 15 punti. Dobbiamo avere orgoglio e dobbiamo reagire".

Diversi giocatori hanno fatto il compitino...

"Sapevamo che affrontavamo una squadra che la metteva sulla corsa e sui contrasti, ti devi mettere sul piano loro, sullo spirito, rincorrere l'avversario, ma non è che abbiamo la maglia della Juve e con facilità dobbiamo battere le squadre di metà classifica, questo bisogna guadagnarselo. Bisogna giocare con un atteggiamento diverso, questo è calcio non è fioretto. Nel calcio ci sono contrasti. Anche domenica col Sassuolo abbiamo perso molti duelli aerei e molti contrasti e il Sassuolo non è una squadra fisica. Il Verona ha fatto la sua gara, da una squadra che sapeva che per battere la Juve doveva fare così. Noi pensavamo di essere più bravi di loro e in questo momento non lo siamo".

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri / CPS Images/GettyImages

E' mancata l'umiltà?

"Non c'è una grande squadra che abbia vinto senza il rispetto dell'avversario. Tutte le squadre che hanno vinto difficilmente hanno giocato con sufficienza. A noi manca quella voglia di fare la lotta, soprattutto quando le gare sono in quel modo lì. C'è solo da stare zitti, lavorare e fare delle vittorie".

Si è tolto la giacca come col Carpi.

"Lo step di oggi credo sia quasi finale per il campionato. Pensiamo alla Champions e poi alla Fiorentina. Ora si vede tutto negativo ma bisogna essere lucidi e analizzare quello che va e non va. Non so se è stato un gesto motivazionale, so solo che in questo momento la palla mezza e mezza ci va dentro e non è un caso. Quando abbiamo fatto 4 vittorie consecutive avevamo un atteggiamento diverso e penso che stasera l'abbiamo capito. Il primo sono io".


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