Allegri, Sarri e Spalletti, tre allenatori a spasso: dove potrebbero accasarsi la prossima stagione?
Tre allenatori disponibili, con tre diverse visioni di calcio, accomunati per uno strano scherzo del destino dalla stessa terra di provenienza, la Toscana (Sarri è nato a Napoli, ma è cresciuto a Figline Valdarno). Sarri, Allegri e Spalletti sono alla ricerca di una nuova esperienza lavorativa e le big italiane ci pensano. Le panchine in bilico ci sono e, al momento, sembrano essere quelle di Juventus, Napoli e Roma.
Gli allenatori di queste tre squadre dovrebbero arrivare (salvo imprevisti) alla fine della stagione, ma per il prossimo campionato si pensa ad un cambio di rotta. Ovvio che molto dipenderà da come i tecnici concluderanno la stagione, ma le voci si rincorrono tra loro e si fanno sempre più insistenti. In quest'articolo, cercheremo di analizzare gli scenari futuri possibili per Sarri, Allegri e Spalletti.
1. Maurizio Sarri
Dopo l'esperienza con la Juve e la vittoria dello scudetto nello scorso campionato, Maurizio Sarri è stato sollevato dall'incarico nell'agosto del 2020, dopo le deludenti prestazioni in Champions League. Per lui ora, dopo un anno sabbatico, si parla di forti interessamenti da parte della Roma, che gradirebbe l'arrivo dell'allenatore classe 1959. I giocatori per sviluppare il suo 4-3-3 più classico ci sono e Sarri reputa la squadra capitolina già competitiva. Come riportato da Alfredo Pedullà. il tecnico chiederebbe un rinforzo in porta, dopo la stagione sottotono di Pau Lopez, e qualche acquisto sulle fasce per migliorare la rosa giallorossa. Il nodo riguarda l'ingaggio da 7 milioni di euro che potrebbe scattare a giugno con la Juve, qualora i bianconeri non dovessero pagare la penale da 2,5 milioni. Non impossibile, ma molto improbabile il ritorno verso Napoli, a seguito delle critiche ricevute dopo il suo approdo alla Juve, storica rivale dei partenopei. Prende quota anche l'ipotesi Fiorentina: Sarri è molto legato alla sua Figline Valdarno e Rocco Commisso gli affiderebbe volentieri la gestione tecnica della squadra dopo il traghettamento di Beppe Iachini. Ma anche quest'ultima pista rimane difficile.
2. Massimiliano Allegri
Nonostante la fine del matrimonio tra Max Allegri e la Juventus, i rapporti d'amicizia tra il tecnico toscano e il presidente Andrea Agnelli rimangono molto buoni. 5 scudetti di fila e 2 finali di Champions League non si cancellano facilmente e adesso, alla luce delle deludenti prestazioni di Andrea Pirlo sulla panchina bianconera, il nome di Allegri sta tornando sempre più in voga nell'ambiente bianconero. Molti tifosi lo invocano, ma soprattutto la dirigenza ci pensa, anche se nelle interviste Paratici ha lasciato intendere di voler creare un progetto a lungo termine con Pirlo. Ma queste dichiarazioni, come successo in passato proprio con Allegri, potrebbero essere solo di facciata. Il ritorno non è certo dei più semplici e molto dipenderà anche dal piazzamento in campionato per l'ingresso in Champions. Per Allegri c'è anche l'ipotesi Real Madrid, che sembra stuzzicare e non poco l'allenatore livornese. Si tratterebbe del primo incarico lavorativo fuori dall'Italia, con la conseguente possibilità di confrontarsi con un campionato diverso rispetto al nostro. Ma l'unica certezza che abbiamo ora è quella di rivedere mister Allegri su una panchina la prossima stagione, come dichiarato da lui stesso.
3. Luciano Spalletti
Luciano Spalletti è fermo ormai da due stagioni, dopo la fine del suo rapporto lavorativo con l'Inter. Ha voglia di rimettersi in gioco e di allenare una squadra importante nel nostro campionato. Secondo quanto emerge dalle ultime indiscrezioni, l'allenatore di Certaldo sembrerebbe la prima scelta per la panchina del Napoli nella prossima annata. I rapporti tra Gennaro Gattuso e il presidente De Laurentiis sono ormai logori, ed è praticamente certo il suo addio a fine stagione. Spalletti è ancora a libro paga dell'Inter dopo l'esonero del 2019, ma il rapporto contrattuale tra i nerazzurri e il tecnico si concluderà quest'anno. Per Spalletti, vale un po' lo stesso discorso fatto con Allegri: molto dipende dalla qualificazione in Champions che il Napoli cercherà di centrare quest'anno. L'esperienza europea darebbe a Spalletti un motivo in più per approdare nel capoluogo campano, ma questa non sarà necessariamente una condizione vincolante: proprio Spalletti riportò l'Inter nel 2019 a centrare il posto in Champions dopo anni di purgatorio. Molto dipenderà dal progetto che De Laurentiis presenterà al tecnico quando e se ci sarà l'occasione. Per ora il Napoli sembra essere comunque in pole position.
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