Allegri ribadisce il peso della Champions e torna sull'infortunio di Di Maria
Il pareggio esterno ottenuto dalla Juventus al Dall'Ara ha permesso ai bianconeri di interrompere la striscia di sconfitte consecutive in campionato e, adesso, il turno infrasettimanale dovrà ridare ai bianconeri i tre punti che mancano addirittura dall'1-0 col Verona (più di un mese fa). Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida tra i suoi bianconeri ed il Lecce, in programma domani all'Allianz alle ore 18. Queste le sue parole:
"Intanto abbiamo raggiunto quota 60, è tutto aprile che dovevamo arrivarci ma non riuscivamo. Piccoli passi, un punticino e siamo a 60. L'atteggiamento della squadra è stato diverso rispetto ai primi 25 minuti di Milano, abbiamo tenuto e creato molto, ma sbagliato molto nella fase conclusiva. Su questo dobbiamo migliorare. Domani sarà diversa, la seconda in tre giorni. Il Lecce ha un obiettivo importante, permanenza in Serie A. E bisogna essere bravi, concentrati, rispettosi" riporta IlBianconero.
Un bilancio fin qui: "Va fatto a fine anno. Abbiamo ancora due obiettivi davanti, che sono quelli di uno dei primi quattro posti e l'Europa League. Poi vedremo. In un'annata ci sono state cose positive e negative, lavoriamo per cercare di tornare a vincere, per lottare per il campionato fino alla fine. Non ci siamo riusciti. E' stata un'annata dove abbiamo avuto vicissitudini fuori e dentro al campo, bisogna essere bravi a finire al meglio, abbiamo due obiettivi belli e importanti davanti, e dev'essere uno stimolo per tutti noi".
Su Vlahovic: "In questo momento gli obiettivi personali sono importanti ma devono essere messi a disposizione della squadra. Si può far bene o male, ma se non riusciamo come squadra a raggiungere gli obiettivi siamo tutti responsabili. Vlahovic sta bene, è entrato bene a Bologna e domani deciderò se farlo partire titolare o meno. Sono contento finora di quanto fatto".
Obiettivo Champions: "La gestione delle forze? Il calcio è bello perché varia da una partita all'altra. Mercoledì dopo Milano si parlava di stanchezza, robe... solite robe che si dicono quando la squadra perde. La squadra fa una partita buona a Bologna e ha una buona condizione... Ora il fattore mentale fa la differenza. Abbiamo qualche punticino di vantaggio, ma abbiamo ancora due scontri diretti, sei partite da giocare. Un mini campionato dove partiamo a un punto dalla Lazio. L'obiettivo è raggiungere la Lazio".
Su Rabiot: "Forse non sarà ai livelli di qualche mese fa, ma Adrien anche l'altro giorno a Bologna ha fatto una partita importante. Come tutti. Domani può riposare".
Di Maria: "Di Maria sta bene, è passato il dolore alla caviglia e domani potrà essere dalla partita. E' straordinario, ci aspettiamo tanto, come da tutti. Ora tutti bisogna essere al servizio della squadra, ognuno con le sue caratteristiche. Di Maria è un giocatore che può fare la differenza all'interno della partita".
L'ultimo mese: "Aprile si spiega come febbraio e marzo con tante vittorie. Ci sono questi momenti. Fino alla scorsa settimana eravamo in tutte le competizioni, dentro a lottare per tutti gli obiettivi. Quando arrivi a lottare per degli obiettivi, vuol dire che la stagione sta andando bene. Per andare meglio qui vuol dire vincere, ma non vince sempre il solito, altrimenti verrebbe a noia. Ma è impossibile sempre vincere ed è impossibile sempre perdere. Visto che abbiamo perso diverse volte, domani abbiamo l'obiettivo di tornare alla vittoria visto che in campionato è un po' che non lo facciamo".
Sulla difesa: "Come sta Bremer? Bremer sta bene, aveva bisogno di recuperare, ha giocato tante partite. Anche per lui è il primo anno a giocare ogni tre giorni, le pressioni... Non era semplice, aveva bisogno di riposo e domani rientra in campo. Può riposare Alex Sandro, ha giocato molto, giocare ogni tre giorni in questo momento poi c'è bisogno di energie nuove".
Il tema dei rinnovi: "Cos'accadrà l'anno prossimo ci penseremo a bocce ferme. Non sappiamo se giochiamo la Champions, un nodo cruciale, se la giochi è un discorso e se non lo fai è un altro in termini di programmazione. Bisogna stare calmi, concentrarci su quanto c'è da fare. Mancano 32 giorni alla fine, tutti concentrati su quello. Quanto c'è da fare l'anno prossimo lo valuteremo".