Allegri resta sibillino sul suo futuro e non si sbilancia su Yildiz titolare
Giornata di vigilia in casa Juventus. Domani sera i bianconeri scenderanno in campo all'Allianz Stadium per ospitare la Roma in occasione della 18ª giornata di Serie A. Per introdurre la sfida, l'ultima del 2023, è intervenuto in conferenza stampa Massimiliano Allegri. Ecco le sue parole (fonte: TMW).
Che Juve vuole vedere domani?
“Siamo in un buon momento però il calcio vive di equilibrio quindi bisogna stare coi piedi per terra. Momentaneamente non siamo neanche a metà stagione, finite queste due vedremo dove saremo in classifica. Domani affrontiamo una squadra scorbutica, con uno dei migliori allenatori. Hanno giocatori di talento davanti, non dobbiamo strafare”.
Come stanno gli acciaccati? Chi al posto di Cambiaso?
“A parte De Sciglio che ha già fatto un paio di mezzi allenamenti con la squadra, Alex Sandro ne avrà per una decina di giorni e Kean, gli altri stanno tutti bene. Abbiamo domani e poi anche la Coppa Italia fra tre giorni che è un altro obiettivo stagionale. In questo periodo le distrazioni sono dietro l’angolo, le feste, le famiglie… Domattina deciderò chi far giocare, può andare Weah sulla destra, McKennie, Miretti mezzala. Ho un po’ di soluzioni”.
Cosa la rende più orgoglioso di questo 2023?
"Sono soddisfatto del lavoro fatto ma non abbastanza. Parlare delle cose passate... Io sono molto legato ad Andrea (Agnelli n.d.r.) e a tutti coloro che hanno lavorato qui in passato. Nella Juventus passano allenatori, direttori, ma quello che resta è la struttura. Dobbiamo lavorare sempre col profilo molto basso, dobbiamo tornare in Champions dopo che l'anno scorso ce l'hanno proibito perché eravamo arrivati terzi".
Mourinho ha detto che vuole restare alla Roma: lei ha detto qualcosa alla società e rimarrebbe anche in scadenza di contratto?
"Io non ho detto niente, alla società non dico niente perché dobbiamo pensare solamente a lavorare perché in un attimo cambiano tutte le opinioni. Cominciato un percorso, stanno giocando dei ragazzi ed è un merito dei lavori fatti negli ultimi dieci anni. Mi esprimo un attimo sul Decreto Crescita: la Juve ha lavorato molto sui giovani e dunque è molto più serena di altre squadre in questo senso".
Quali sono le difficoltà della Roma? Quanto è orgoglio dei giovani che ha a disposizione?
"Questo è uno scontro diretto contro una squadra forte che ha la nostra stessa ambizione. Ha battuto il Napoli settimana scorsa, gara complicata, sarà una partita combattuta. I giovani me li sono ritrovati, il merito è di chi li ha scelti e fatti crescere e ora alla Juventus c'è un bel patrimonio".
Yildiz titolare?
"Deciderò domattina, importante è che stanno tutti bene e dobbiamo portare questo spirito fino alla fine senza pensare al futuro".
Qual è la differenza fra Lukaku e Vlahovic?
"Lukaku non l'ho mai allenato quindi non lo so. Vlahovic è un giocatore importante per la Juventus, ci crediamo tutti, sta crescendo e come tutti i giovani ha un futuro importante".
Pensa che Vlahovic possa soffrire il confronto di domani con Lukaku? Ha rinnovato Ancelotti: vi sentite un po' accerchiati voi della vecchia scuola, come Mourinho?
"Quando ci sentiamo non è che ci sentiamo accerchiato. Nel calcio non c'è una verità, chi pensa di averla penso si faccia del male. Il calcio è una variabile impazzita, credo che Ancelotti sia un allenatore straordinario, lo dimostrano i numeri. Sono molto contento per lui, José è un altro che ha vinto. Può piacere o no ma contano i risultati, per me essere accostati a loro è un orgoglio. La prima volta che ho affrontato Mourinho io ero a Cagliari e lui aveva già vinto parecchio. Dusan l'altro giorno è entrato e ha fatto gol, sta crescendo come tutta la squadra. C'è grande voglia di lavorare e migliorare".
Ha un desiderio per il prossimo anno?
"Che sia un buon anno, star bene prima di tutto che è la cosa più importante. E poi far risultati che è la cosa più importante".