Allegri non si sbilancia sul futuro e cita la gestione degli episodi contrari
La Juventus, reduce dal pari interno col Siviglia in semifinale di Europa League, si prepara a tornare in campo per la sfida di campionato contro una Cremonese tornata a sognare una clamorosa salvezza. Massimiliano Allegri, tecnico bianconero, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro i grigiorossi. Queste le sue parole:
Cremenese a caccia di punti: "Non dobbiamo pensare se la Cremonese fosse, avesse... Nel girone di ritorno sarebbe salva, ha fatto 3 punti in più delle altre concorrenti per la permanenza. Ballardini sta facendo un ottimo lavoro, subisce poco, in contropiede è pericolosa. Queste sono le gare pericolose, da affrontare con rispetto. Le partite vanno vinte sul campo. Sennò ci facciamo del male, ci mettiamo di cattivo umore. E' importante giovedì come quella di domani" riporta IlBianconero.
Crescita della squadra: "Stiamo facendo un buon lavoro e bisogna continuare a farlo per far sì che questi giocatori debbano continuare a crescere, a livello tecnico-tattico, di esperienza. Per ora siamo secondi in classifica, questo per come sono andate le cose era difficile. Bisogna cercare di consolidarlo. Serve un altro passettino in avanti. Dico sempre che a 18 o 35, bisogna arrivare al campo con la voglia e la determinazione di voler migliorare. Finché non si smette, bisogna avere la voglia di migliorare".
Sulla formazione: "Gioca Perin, Bremer è a posto. Rabiot ha fatto differenziato come chi ha giocato l'altro giorno, non tutti, ma ci sarà. Domani pensiamo alla partita, non dobbiamo pensare a giovedì. La più importante è quella di domani. Sarà difficile da battere, ma bisogna farlo".
Su Pogba: "Sta crescendo, di condizione, ha fatto 25 minuti bene. Quando le partite diventano vicino all'area, nella metà campo avversaria, diventa straordinario. Ha bisogno di giocare per trovare la condizione, l'importante è che sia a disposizione. Giocando ogni 3 giorni è difficile che riesca a recuperare per l'intera partita".
Morale della squadra: "Il morale è buono, è ottimo. Dopo il gol al Siviglia è ancora più buono, ci dà la possibilità di andare lì a giocare una finale alla pari. In campionato bisogna fare il nostro, rimanere tra le prime quattro. Siamo lì. Sul campo abbiamo fatto il nostro dovere, sulle cose esterne non possiamo farci nulla".
Kean: "Kean sta molto bene, è rientrato in condizione. Nel momento migliore ha fatto quell'ingenuità a Roma, l'infortunio, ha perso un po' di tempo. E' rientrato anche prima perché ha fatto un buon lavoro. E' una risorsa su cui conto molto".
Energie della squadra: "La corazza? Ci dà solamente energia. Il fatto di dover fare cose importanti a livello mentale dopo un'annata così... Non ci siamo mai lamentati anche su fatti oggettivi. Bisogna concentrarsi su quanto c'è da fare sul campo sennò c'è un dispendio importante di energie. Negli ultimi 6 minuti la squadra è stata brava a gestire la palla, trovando la soluzione migliore. Poi è arrivato su calcio d'angolo. Dopo l'episodio di Rabiot si poteva perdere ordine e la squadra è stata matura. Su tutto quello che è successo, noi abbiamo trasformato tutto in opportunità. Dobbiamo essere bravi a fare il massimo di quanto si può raccogliere".
Sul futuro: "Per ora bisogna solo arrivare al 4 giugno, nelle migliori condizioni, cercando di arrivare in finale di Europa League e restando tra i primi 4. Le altre decisioni sono della società, sul futuro: dal direttore sportivo alla società. Riguardano la società".
Su Bonucci: "Fine carriera? Decisioni prese singolarmente, dipende uno come si sente. Leo è intelligente, capirà e sceglierà per il bene suo. Il calciatore ha due vite, nasce due volte. L'altro giorno ha raggiunto un traguardo storico: 500 partite alla Juve le fanno in pochi. Sono contento e orgoglioso d'aver lavorato con lui per tanti anni, anche con battibecchi e robe. E' stato straordinario. Queste 500 presenze se l'è meritate. Gli infortuni... Purtroppo ha avuto acciacchi, ma è stato sempre presente. E' un giocatore che quando gli è stato chiesto di giocare, come l'anno scorso, quando non stava bene, si è messo a disposizione. Gli va fatto un plauso. Finale? Speriamo di riaverlo il prima possibile, in gruppo prima della fine della stagione. Vediamo, la prognosi è di 20 giorni".