Allegri non si nasconde in chiave Champions e si sofferma sul mercato della Juve
Anche per la Juventus il conto alla rovescia in vista della nuova stagione di Serie A sta per volgere al termine, domani i bianconeri di Massimiliano Allegri saranno impegnati alla Dacia Arena di Udine: il campionato bianconero riprenderà dunque da dove si era interrotto, dalla trasferta friulana, e Allegri ha parlato in conferenza stampa per presentare la sfida contro gli uomini di Sottil. Queste le sue parole:
Emozioni per la ripartenza: "Dal punto di vista emotivo? C'è sempre curiosità alla prima da parte di tutti, è l'inizio della nuova stagione, inizia il campionato. Iniziano le partite dove contano i punti. Domani sarà la prima di un percorso che durerà fino al 25 maggio"
Mercato: "Ci pensa la società. Che è vigile su quanto c'è da fare. Contento della rosa a disposizione, soprattutto del gruppo che lavora molto bene. Da domani saranno partite diverse. Vedremo dove possiamo arrivare. La squadra ha ampi margini di miglioramento. Dovremo essere bravi ad arrivare ad aprile ed essere nelle prime quattro" riporta IlBianconero.
L'assenza delle coppe: "Non so se è un vantaggio o svantaggio. Lo vedremo. Tecnicamente cambia il modo di lavorare, giocheremo 1 volta alla settimana con più tempo per preparare. Non scordiamoci che non giocare la Champions dà amarezza, dispiacere. Il club è abituato a partecipare alla Champions, è 14 anni, dal 2010, che partecipo alla Champions. Motivo d'orgoglio, importante. Non so se vantaggio o svantaggio. Non partecipare non è una bella cosa, conquistata sul campo e bisogna essere bravi a trasformare quest'amarezza a non giocarla... trasformarla in rabbia per tornarvi l'anno prossimo".
Obiettivi: "Non firmo assolutamente niente, la squadra sta lavorando bene, ci sono giocatori che hanno un anno di esperienza in più e potranno fare meglio. Sono contento di come stiamo lavorando. Si vedono già buone cose, domani iniziano le partite che contano".
Voglia di rivalsa: "Non è una rivalsa su quanto accaduto la scorsa stagione. Erano cose esterne, pensiamo a lavorare. E' stato tutto chiuso e sappiamo che il risultato da ottenere sul campo ci consentirà di poter giocare la Champions l'anno prossimo. Non giocare la Champions, per il dna del club, e per tutti i giocatori e per quelli alla Continassa, dopo tanti anni ci lascia un po' spiazzati".
Approccio alla partita: "Ogni volta che si parte, con lo staff si valuta le caratteristiche dei giocatori e imposti il lavoro. Si nota e va mantenuto l'entusiasmo, va alimentato con i risultati. Poi la voglia di giocare quest'anno per conquistarci di nuovo la Champions, anche se sul campo l'avevano conquistata... per poterla giocare l'anno prossimo".
Giuntoli: "Col direttore siamo in ottimi rapporti. Sia con lui che con Giovanni Manna. Stiamo lavorando bene, figura importante nella società. Gruppo di lavoro ottimo. Si è integrato e si sta integrando molto bene".
Chiesa-Vlahovic: "Chiesa, e l'ho già detto, è tornato rispetto all'anno scorso con più consapevolezza, serenità. Ha passato un anno difficile e ha una gamba diversa, basta vedere come sono strutturate quest'anno rispetto all'anno scorso. Dusan ha vissuto alti e bassi, ha avuto problemi di pubalgia. Ora sta meglio. Non è al 100%. Ha saltato parte della preparazione. Sabato con l'Atalanta ha fatto un buon primo tempo. Milik non sarà a disposizione. Ha preso un colpo e non sarà a disposizione. Poi Yildiz che arriva dal settore giovanile, ma è veramente bravo. Nel reparto d'attacco sono contento dei giocatori che ho".
Pogba: "Di Paul sono contento per gli ultimi giorni. Per la partitella che ha fatto l'altro giorno. Normale: è un giocatore diverso dagli altri. Ha subito quest'infortunio l'anno scorso, viene da un anno e mezzo d'inattività. Averlo a disposizione tutti i giorni sarebbe un bel vantaggio. Poi 20 o 30 minuti, si spera che non abbia più intoppi e che possa crescere la condizione".
Chi è favorito: "Chi vince è favorito, il Napoli è favorito. L'Inter è forte, il Milan, la Lazio. Campionato tutto da vedere. Non abbiamo neanche iniziato. Tra un po' di domeniche si riuscirà a capire quale sarà la tendenza e la prospettiva dei punti. Una cosa che dovremo migliorare sono le partite in trasferta: la differenza tra noi e il Napoli, dai punti, sono stati i 15 punti di differenza nelle trasferta. Il Napoli ne ha fatti 45. La differenza del campionato".
Anno zero? "Non è mai l'anno zero. Ogni anno si lavora per migliorare il precedente. Cambiano i giocatori, poi. Direi che bisogna lavorare su ciò che abbiamo con caratteristiche diverse. Sarò soddisfatto se avrò lavorato bene con la squadra ottenendo risultati. Quali? Inutile a stare a fare i titoli. La Juve lotta per vincere lo scudetto? Si parte per ottenere il massimo dei risultati, partendo da un obiettivo minimo: tornare a giocare la Champions. Ripeto: l'avevamo ottenuto. Facciamo un passetto alla volta. Bisogna crescere, in condizione, mantenere quell'entusiasmo e la voglia di andare a prendersi delle vittorie che passano di settimana in settimana e non più di 3 giorni in 3 giorni".
Ancora sul mercato: "Non credo che sarà una rosa diversa. Fino al 2 settembre può accadere di tutto, ma vanno fatte valutazioni sul numero di giocatori da tenere. Magari li valuteremo insieme a Giuntoli e Manna per capire qual è il percorso migliore da far fare ai giocatori. Inutile rimanere in 23-24 con una partita alla settimana più le 5 di Coppa Italia"