Allegri in conferenza stampa tra obiettivi attuali e dubbi sull'attacco

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri / Nicolò Campo/GettyImages
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Match delicato in arrivo per la Juventus. Nel weekend infatti ci sarà l'incrocio tra le sei squadre in lotta per la qualificazione alla prossima Champions League. Sei squadre racchiuse in sei punti: dalla Lazio all'Atalanta, in mezzo troviamo proprio i bianconeri, il Milan, l'Inter e Roma. E il lunch match della 34ª giornata di Serie A vedrà la squadra allenata da Massimiliano Allegri affrontare l'Atalanta. Uno scontro diretto. Come di consueto alla vigilia del match, il mister juventino ha presentato la partita nella più classica delle conferenze stampa (ma tra i temi non c'è solo la partita di domani).

"Contro l'Atalanta serve una Juventus cosciente dell'importanza della partita. Ne mancano 5, tra oggi e domani ci sono scontri diretti: domani sera ne sapremo di più per quanto riguarda la quota Champions League".

"Soulé partirà per il Mondiale Under 20 dopo la partita contro la Cremonese, mentre Iling resterà con noi. Su Miretti al momento non c'è nessuna richiesta".

"Per quanto riguarda l'attacco di domani non ho ancora deciso niente: è rientrato Kean dopo un mese di inattività, stava anche bene, ora deve riprendere la condizione. Milik e Vlahovic stanno bene, manca un mese al termine della stagione, chi va in campo o chi entra deve essere sempre determinante. Anche chi gioca solo mezz'ora può esserlo".

"Il 5 giugno la società deciderà cosa fare, su tutto. Inutile stare a parlare su chi può arrivare e chi no, giocatori e direttore sportivo. La scelta del diesse non è una cosa mia, quando verrà scelto me lo comunicheranno".

"Il Napoli ha strameritato lo Scudetto, nei numeri e in tutto ciò che ha fatto. L'anno prossimo sarà tutta un'altra stagione".

"Pogba ha fatto bene contro il Lecce, però questa stagione per lui è stata maledetta: dalla non operazione fino a tutti gli altri infortuni. Dobbiamo sfruttarlo nel mondo migliore per aiutare la squadra. È il terzo anno che non riusciamo ad essere competitivi per il campionato, la Juve dovrà riuscirci l'anno prossimo. Vincere è sempre una cosa straordinaria e quando vedi gli altri festeggiare ti viene anche più voglia. Noi ora dobbiamo pensare a quello che dobbiamo fare, quindi conquistare un posto in Champions League e ci sono due vie: uno dei primi quattro posti in campionato oppure vincere l'Europa League, che non è affatto facile".