Allegri esprime apprensione per Pogba e apprezza la prova di Chiesa-Vlahovic
Successo per 2-0 della Juventus sul campo dell'Empoli, i bianconeri si lasciano dunque alle spalle il pari interno col Bologna e le critiche, ottenendo tre punti dopo una sfida gestita senza particolari patemi d'animo. Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, ha parlato nel post-partita commentando la prova dei suoi. Queste le sue parole a Sky, anche sulle condizioni di Pogba:
Su Pogba: "Non sappiamo niente, ha sentito una fitta dietro, vediamo domani gli esiti. Dispiace, aveva fatto bene mezz'ora" riporta IlBianconero.
"Oggi abbiamo fatto bene contro un Empoli fastidioso, siamo stati lucidi, abbiamo sofferto poco e niente. Dobbiamo essere più sereni negli ultimi metri e dobbiamo fare più gol. Cose da migliorare durante l'anno".
Gli esterni: "Cambia che Weah era stanco, anche mentalmente. C'è anche tattica nel calcio italiano, aveva bisogno di stare un po' in panchina e devo capire chi può cambiare le partite subentrando" .
Su Vlahovic e Chiesa: "Hanno fatto bene, sta crescendo, mi dispiace per Vlahovic. Oggi Vlahovic rispetto a Udine che aveva segnato, oggi tecnicamente valido così come Federico ha fatto bene. C'è bisogno di tutti, per arrivare nelle prime 4. Ci vuole anche intesa tra centrocampo e attacco, oggi buone combinazioni. Contro una difesa alta come l'Empoli ci vuole il tempo giusto. Sia i centrocampisti che i difensori possiamo fare meglio".
Su Locatelli: "Oggi ha fatto una buona partita come geometrie e tranquillità. Avevamo lavorato molto ecco perché col Bologna abbiamo faticato. Poi gli episodi una volta contro e una volta a favore. Noi dobbiamo trovare una condizione importante tra ottobre e novembre e correremo seriamente. Manu si faceva sempre trovare nelle diagonali. Miretti? Negli smarcamenti pochi come lui, poi deve migliorare. Sono contento di quello che stiamo facendo".
Orgoglio: "Stare fuori dalla Champions non piace a nessuno, eravamo arrivati terzi, poi si dice che abbiamo fallito, ma eravamo arrivati terzi. L'età si è abbassata, ci vuole pazienza, ci sono squadre più attrezzate, Inter, Milan, Napoli. Dobbiamo stare attaccati alle prime 4".
Su Magnanelli: "Quando l'ho allenato gli ho detto sarebbe diventato allenatore. Come Bianco l'anno scorso li ho voluti nello staff perché danno energia, sono bravi e sono molto contento del suo arrivo come di tutti gli altri. Veniamo da 12 anni dove qualche partita l'abbiamo vinta. Sono fortunato a scegliere buoni collaboratori, devono essere più bravi dell'allenatore. Abbiamo più tempo per lavorare, abbiamo una squadra diversa e l'intelligenza é capire la squadra a disposizione".