Allegri difende il secondo posto in classifica della Juve e parla del suo futuro

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri / Gabriele Maltinti/GettyImages
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La Juventus crolla al Castellani. A poche ore dalla sentenza della Corte Federale della FIGC e dalla nuova penalizzazione in classifica, i bianconeri cadono sotto i colpi dell'Empoli che, nel posticipo della 36ª di Serie A, si impone con un netto 4-1. Al termine della gara, Massimiliano Allegri ha così commentato la prestazione dei suoi ai microfoni di DAZN.

Sul crollo mentale della Juve:
"Racchiudere la stagione in una serata come questa è riduttivo. Noi siamo la Juventus e in questo momento dobbiamo stringerci ancora di più. Ci sono ancora due partite da giocare, 6 punti in palio, e domenica arriva il Milan. È stata una situazione strana visto che la sentenza è arrivata 10 minuti prima della partita. Avevamo iniziato bene, potevamo anche fare gol e potevamo accorciare a fine primo tempo e a pochi secondi dall'inizio della ripresa. Questo non giustifica il crollo mentale. Dobbiamo stare zitti e accettare la sconfitta, soprattutto perché prima della prima della partita eravamo secondi in classifica con 69 punti ottenuti sul campo - e questo lo sottolineo - poi dopo avevamo la possibilità di vincere oggi e contendere al Milan l'accesso in Champions. Ai ragazzi non rimprovero niente perché è e non sarà una situazione semplice. Nonostante la situazione anomala la squadra ha fatto 69 punti".

Un bilancio sulla stagione:
"Con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Stasera potevamo permetterci di giocarci col Milan il passaggio in Champions, ma è da gennaio che giochiamo queste partite. Dopo Siviglia è normale un crollo mentale. Dobbiamo riposare, altrimenti con il Milan sarà dura. Dobbiamo fare 6 punti per raggiungere quelle davanti e rimanere secondi in classifica. I ragazzi hanno fatto il massimo. È normale che le energie manchino con questa situazione surreale".

Gli errori decisivi dei big:
"L’aspetto psicologico è fondamentale. Un quarto d’ora prima della partita eravamo secondi, poi ci siamo trovati a 59 punti. Io accetto le critiche ma un conto è giocare una partita da secondi e avere comunque due risultati su tre col Milan, un altro è che ci ributtano di sotto ogni volta che mettiamo la testa fuori. I ragazzi ieri in allenamento erano vuoti, ero preoccupato per la partita di stasera. Non è una giustificazione, ma un'attenuante".

Resterai alla Juve anche senza Coppe europee?
"Credo che bisogna parlare con la società e sapere dove si gioca. Non so se andremo a giocare in Europa League. Se l'anno prossimo non giocheremo le coppe bisogna fare un programma: non ci si deve subito aspettare la vittoria; magari riusciremo subito a vincere l’anno prossimo, ma dovremo essere allineati sulle difficoltà. Abbandonare la Juventus in questo momento sarebbe da vigliacchi. Sono deluso, ma è stato tutto un rincorrere. È stata una fatica enorme, alla squadra non ho da rimproverare niente. In questo momento dobbiamo stare fermi, avere la forza di stare zitti. Ma ci tengo a dire che la Juventus sul campo è seconda in classifica. I ragazzi non sono dei robot. Accettiamo tutto. Non da allenatore, ma da persona: che finisca questa storia! Decidano dove la Juve deve stare e ce lo dicano. È uno stillicidio, una mancanza di rispetto per la gente che lavoro. È incredibile, a questo punto basta".

Da dove deve ripartire la Juve?
"Dopo tanto buio ci deve essere la Juve. Quest’anno ci sono mancati gol davanti, abbiamo avuto poca percentuale realizzativa. La Juventus si è sempre rialzata. Dobbiamo essere lucidi per preparare l’anno prossimo e ripartire che non ci saranno più problematiche che ti buttano fuori di testa. Non so come siamo arrivati a questo punto, io sono il primo perché a livello psicologico è allucinante".

Su Chiesa:
"Sono i tempi di recupero che servono dopo uno stop di 10 mesi. Ha qualità di strappo, di giocate, ma in questo momento bisogna essere lucidi e finire nel migliore dei modi. Oggi bisogna riposare perché è stata una mazzata".