Allegri dà buone notizie su Vlahovic e torna sul contrasto con Paredes

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri / Omar Vega/GettyImages
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Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia dei quarti di finale di Europa League contro lo Sporting Lisbona. L'allenatore bianconero ha parlato - tra i tanti argomenti - del prossimo avversario, oltre a "spiegare" le critiche a Vlahovic e facendo anche chiarezza sul caso Leo Paredes.

Sullo Sporting: "Lo Sporting è una squadra che ha fatto sette vittorie e quattro pareggi nelle ultime undici. Sono giovani e ben organizzati, il loro allenatore ha riportato il titolo dopo diciannove anni. Dobbiamo stare attenti e creare i pressuposti per prenderci il passaggio del turno a Lisbona", riporta JuventusNews24.

Su alcune pedine: "Alex Sandro e Vlahovic a disposizione, De Sciglio no. Minutaggio Dusan? Ce la farebbe a fare anche 90 minuti, domani è a disposizione".

Sul nervosismo al termine della gara con l'Inter e sulla squadra: "La squadra non è nervosa, molto serena. Ma anche noi abbiamo il sangue nelle vene, non l’acqua. Ci possono essere delle reazioni, ma non giustifica quello che è successo con l’Inter. Ma in Italia ci sono tante cose da rivedere, vengono esaltate le cose sbagliate, le parole sbagliate, i comportamenti sbagliati. Siamo tutti dispiaciuti, il primo ad essere dispiaciuto è Cuadrado. Non sono cose belle da vedere".

Su una certa pressione: "C’è sempre alla Juventus, continuiamo a lavorare sul campo in questi due mesi. A maggio se passiamo il turno il calendario si riempie con le semifinali. Vedremo se riusciamo ad andare in finale di Coppa Italia e poi ci sono 27 punti a disposizione. La squadra è solida rispetto alle notizie che arrivano o non arrivano. Da questa esperienza unica usciamo tutti fortificati, tutte le situazioni diventano opportunità. C’è sempre una via d’uscita e bisogna essere bravi a farlo. Noi pensiamo al campo, la società a difendersi. Ripeto che anche con la sconfitta con la Lazio abbiamo fatto cinquantanove punti, poi vediamo nelle ultime nove. Piaccia o non piaccia momentaneamente siamo la seconda forza del campionato. Chiaro a tutti, anche a chi non piace".

Sul non sottovalutare il prossimo avversario: "Saremmo pazzi a prenderla sottogamba, sono tecnici e ben organizzati. Hanno eliminato l’Arsenal che è in testa alla Premier. È uno Sporting completamente diverso dall’ultima volta ed ha più gamba, in Europa non bisogna mai sottovalutare queste situazioni".

Sulle critiche a Vlahovic: "Ci sono state critiche per Cristiano, ha fatto le prime 5 senza segnare. L’attaccante è valutato per quello, era migliorato tanto a livello tecnico. Vlahovic ha 22 anni, capita a tutti, capita anche ai grandi, in una stagione ci sono momenti in cui le cose vanno meno bene. Dusan deve stare sereno, restare in equilibrio che è importante e difficile. Un percorso che deve fare. Non scordiamoci che Rabiot qualcuno non voleva vederlo in campo, se non sbaglio. O mi sbaglio? Non sono molto tecnologico, ma ho una buona memoria. Qui le opinioni cambiano come il vento a Livorno, da libeccio a maestrale, Dusan ha delle caratteristiche precise, molto bravo, è giovane ma non è che ora è meno forte. Ora non fa gol, ma sono contento di quanto sta facendo".

Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic / Silvia Lore/GettyImages

Sul caso Paredes: "Il giorno di Pasquetta abbiamo mangiato anche bene, bellissima giornata. C’è stata una chiacchierata con Leandro, l’abbiamo voluto a tutti i costi, capisco la frustrazione e può avere momenti di nervosismo. Fa parte del gioco. L’importante è che tutti siano concentrati sugli ultimi 60 giorni della stagione. Ce ne sono tanti che non giocano, ma le scelte le faccio in funzione del bene della squadra. Ho fiducia in chi ho a disposizione. Con me hanno giocato tutti quest’anno, sono contento che abbia avuto questa reazione, vuol dire che ci tiene a fare questi ultimi due mesi".

Sul vincere un trofeo: "Vincere una partita è più facile, vincere una competizione è più difficile. Vincere è sempre una cosa straordinaria, non è normale. L’Europa League è una competizione difficile, bisogna essere molto bravi, tornare a giocare una finale sarebbe un bel successo. Mancano ancora 4 partite però, intanto facciamone una e poi faremo l’altra tra una settimana". 

Sulla Champions League: "Rimpianti? Sono contento per quanto fatto dall’Inter ieri sera, stasera Milan-Napoli è un bene per il calcio italiano. Ci siamo meritati di giocare l’Europa League se siamo qui. Faremo il possibile per tornare a giocare in Champions, ma non sono sorpreso del risultato delle italiane".

Su Paul Pogba: "Paul è convocato, vedremo domani. L’importante è che abbia fatto qualche allenamento con la squadra senza fermarsi. Se dovessimo averlo al meglio nel finale è molto importante. Non scordiamoci che la stagione è ancora lunga, mancano 9 partite di campionato e speriamo che ce ne siano 4,5,7 tra Europa League di Coppa Italia. Sedici partite sono tante, bisogna essere bravi a portarla in fondo". 

Sull'avere paura: "Paura non ne abbiamo. Quando sento dire paura… Avere paura è un bel segnale, vuol dire avere rispetto. Sennò uno tende a cadere. Ho la fortuna di avere Danilo, Bonucci, Perin. Lo stesso Pinsoglio. Mi scappa qualcuno, penso a Cuadrado, Alex Sandro, da tanti anni alla Juventus. Hanno trasmesso ai giovani, che hanno giocato fortunatamente, perché nella sfortuna c’è sempre qualcosa di fortunato, non abbiamo visto Pogba ma abbiamo visto giovani che possono essere il futuro… Grazie all’esperienza, alla capacità dei più vecchi di responsabilizzare i giovani, questi hanno portato entusiasmo in un momento non facile. Sono fortunato ad avere questi giocatori e uomini nello spogliatoio". 

Sempre sullo Sporting e sulla formazione: "Sporting da 3-4-3? Vediamo domani, decido la formazione. Non è il modulo, bisogna essere compatti, in equilibrio, questa cosa non va mai persa. La partita è su 180 minuti, bisogna cercare di vincere, come dico da quando è stato tolto il gol in trasferta, bisogna vincere… Chiesa? Vediamo domani, non dipende dal modulo". 

Sulla versione migliore della squadra: "Qual è? Quella che vince. Come? Quella che vince".