Allegri critica la frenesia della sua Juve e non si espone ancora sul futuro
La Juventus sbatte sulla Salernitana all'Allianz Stadium. Il gol nel primo tempo di Pierozzi lo pareggia soltanto nel recupero Adrien Rabiot. Un 1-1 che non basta a certificare la qualificazione matematica alla prossima Champions League e che non manda segnali positivi in vista della Finale di Coppa Italia contro l'Atalanta allo Stadio Olimpico. Le parole di Massimiliano Allegri nel postpartita ai microfoni di Dazn.
Sul primo tempo: "Un brutto primo tempo. Partiti discretamente bene, poi abbiamo sbagliato la scelta di passaggio e ci siamo disuniti perché non tenevamo più le posizioni. Lì è calata l'attenzione perché abbiamo preso un gol su palla inattiva. Sapevamo che la Salernitana poteva essere pericolosa e siamo stati disattenti. Nel secondo tempo bella reazione. Bisognava essere più precisi ed efficaci e non lo siamo stati".
Sull'atmosfera e le somiglianze con Cagliari: "A saperlo sarebbe facile. Analizziamo il primo tempo dove bastava avere la pazienza di girare la palla, giocare giusti, non tirare quando si doveva passarla. Poi nel secondo tempo grande reazione e alla fine come successo a Roma. non puoi rischiare di perdere al 95°. Un brutto pareggio, 3 giorni per preparare la Finale con l'Atalanta e poi le ultime due sfide in cui serviranno due punti".
Sulla frenesia: "Nel calcio non bisogna essere frenetici, ma veloci. Noi abbiamo iniziato bene come a Roma. Sitruazioni favorevoli non sfruttatte per ultimo passaggio. Sono diventate partite pesanti da Juventus che anche con l'ultima in classifica diventa complicato. Freddezza, lucidità pazienza, bastava non prendere gol e farlo nelle occasioni che abbiamo avuto. Sulla frenesia la squadra deve migliorare. Bisogna essere bravi a recuperare energie per la Finale".
Sul cambiamento in poco tempo: "In questi momenti serve serenità e concentrazione. Non c'è tanto da parlare, c'è da giocare una Finale contro l'Atalanta. Ci è andata bene a Roma nel finale e anche oggi".
Sulla squadra oggi: "È una squadra con giocatori molto bravi che hanno momenti di difficoltà - tu Massimo (Ambrosini) lo sai meglio di me - quando la partita diventa pesante. Poi ci siamo riassestati nel secondo tempo. Questa frenesia nel far gol ci ha un po' condizionato in tutta la stagione. Quando riusciamo a ragionare nella metà campo avversaria è diverso, anche negli ultimi secondi di partita".
Sul futuro: "Sii paziente"