Allegri: "Cristiano Ronaldo non pensa all'addio alla Juve. Locatelli importante, sono contento"
Prima conferenza stampa della stagione per Massimiliano Allegri che poco fa ha presentato il match tra la Juventus e l'Udinese in programma domani sera alla Dacia Arena. Di seguito le sue parole.
LA GARA - "Domani è la prima di campionato e come dico spesso, la prima come dopo le soste, sono sempre partite molto difficili. Soprattutto perché troviamo una squadra forte fisicamente che l'anno scorso in campionato credo sia stata seconda o terza per occasioni concesse ma non ha subito gol su calcio d'angolo. Bisogna fare attenzione, sono bravi in contropiede, veloci e dietro sono ben strutturati. Per noi è la prima, bisognerà essere pronti, sapere che per venire via da Udine con la vittoria servirà una partita solida, tecnica e con grande pazienza. È una squadra noiosa da giocarci contro".
RONALDO - "È a disposizione, giovedì gli ho dato una mezza giornata di riposo. È per noi un valore aggiunto, normale che bisogna lavorare di squadra per esaltare le sue qualità. I rumors su Ronaldo li ho letti solo dai giornali. Lui si è sempre allenato bene, la sua volontà di andare via dalla Juventus non c'è mai stata".
LOCATELLI - "Sono contento del suo arrivo perché è cresciuto molto, è diventato un giocatore importante. Non è in condizione ottimale perché ha lavorato poco, avrà bisogno di un po' di giorni di lavoro, fortunatamente ci sono 8 giorni alla partita dopo. Domani viene a Udine, se ce ne sarà bisogno magari 15 minuti li farà. Sarà al meglio dopo la sosta".
RAMSEY - "Sta migliorando davanti alla difesa, dalle prime partite è cresciuto molto, si fa trasportare troppo dall'azione, deve correre un po' meno".
DYBALA - "Tecnicamente non si discute. Quest’anno si è presentato con la voglia che aveva il primo anno, quasi a volersi riconquistare la Juventus dopo due anni complicati. È bravo ma per mantenersi bisogna allenarsi con una certa intensità. Capitano? Se gioca, sì".
LOTTA SCUDETTO - "Di solito la favorita è chi vince lo Scudetto la stagione precedente, noi siamo all’interno del gruppo di 6-7 squadre che puntano a vincerlo".
ALLEGRI - "Sono un po' invecchiato in due anni, quest'anno hanno richiamato noi vecchi, da me a Spalletti a Sarri, ci hanno ributtato dentro. I dubbi e le incertezze ci devono essere, ti creano attenzione, maggiore concentrazione, anche quando le cose vanno bene. Soprattutto quando vanno bene. Sono tornato e come tutti gli anni partiamo per vincere. Cerchiamo di vincerne una alla volta, importante la prima per un avvio di campionato buono. Il corto muso vince sempre? Sarà un campionato equilibrato, per vincere bisogna viaggiare come le crociere, non bisogna avere picchi da 100 e da 30, ma viaggiare a 80/90, avere una buona media che alla fine ti fa vincere il campionato".
BERNARDESCHI - "Non è che con Locatelli cambiano le cose. Ha qualità importanti, come tutti i giocatori alla Juve, altrimenti non sarebbero alla Juve. Poi dipende dalle annate, ci sono delle componenti per cui può rendere un po' di più o un po' di meno. Non tutte sono uguali. Non è che un giocatore diventa scarso. Bernardeschi è un buon giocatore, un ottimo giocatore, come tutti noi dipende dalla testa che abbiamo e come siamo predisposti a lavorare. Vale per lui e per tutti".
BEL GIOCO - "I giocatori che ho, che sono molto bravi, sono quelli che ci faranno vincere. Bisogna iniziare tutte le partite con grande rispetto dell'avversario, sapendo che per arrivare a vincere ci vuole un lavoro quotidiano fisico, tecnico e mentale. Per giocare a calcio ci vuole tecnica, equilibrio, mentalità. Se non troviamo velocemente un equilibrio saliamo sulle montagne russe e lì non puoi competere per il campionato".
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