Allegri: "Bella vittoria. Corto muso? Il calcio è strategia. Bravi a limitare il loro palleggio"
La Juventus ha battuto la Lazio con il punteggio di 2-0, agganciando i biancocelesti in classifica. Massimiliano Allegri, tecnico della Juve, ha commentato ai microfoni di DAZN la gara odierna dello Stadio Olimpico.
Come si legge la gara?
"L'unico rigore che ho visto in vita mia era quello che ha tirato Barzagli in Coppa Italia. Lì ero tranquillo. La squadra ha fatto bene, abbiamo avute troppe occasioni per gol e non le abbiamo sfruttate. Siamo un pochino frettolosi nella scelta decisiva. Kulusevski doveva andare sulla bandierina e tenta il dribbling, le partite le devi giocare perché poi se prendi gol, e non è mai bello, dopo ti mettono palla in area e succede casino".
Pochi gol dell'attacco?
"Abbiamo fatto tanti tiri in porta, anche tante potenziali, e soprattutto la squadra non ha concesso nemmeno un'occasione, a parte il colpo di testa, che non era nemmeno un'occasione pulita. Abbiamo fatto un'ottima partita contro un'ottima Lazio. La squadra ha fatto bene, abbiamo molto limitato il loro palleggio e abbiamo avuto pazienza e poi velocità dopo la riconquista".
E' la vittoria del corto muso contro il Sarrismo?
"Io mi diverto, quando lo capirete sarà troppo tardi. Io volete che vi racconto le cose al contrario di quelle che penso. Giocavano Juve-Lazio, non è questione di corto muso. A quale allenatore non piace giocare? Ma poi ci sono gli avversari, il calcio è anche strategia. Una gara non è scritta su un protocollo quello che succede dal 1' al 90'. Siamo molto contenti, pensavo che la Lazio tenesse il 70% del possesso palla e invece siamo migliorati, poi ci aggiusteremo con calma".
Rabiot su Milinkovic: l'avevi studiata così?
"Rabiot è stato bravo, anche Locatelli, McKennie ha lavorato tanto. Pellegrini ha sbagliato qualche palla, non giocando sempre la conoscenza coi compagni è più difficile, ma ha fatto bene. Rabiot è un motore, quando ha campo e parte può giocare altri 90 minuti ed è stato bravo a limitare Milinkovic. Io penso che l'attenzione, lo spirito in cui giochiamo, cerchiamo di giocare in 11 e abbiamo difeso bene. Le loro azioni pericolose sono scaturite quando eravamo in superiorità numerica nella loro area. Ma i ragazzi sono stati bravi anche nella gestione della palla. E' una squadra in crescita, i risultati aiutano a cementare le certezze. Poi stasera eravamo partiti in un modo, con l'uscita di Danilo e l'ingresso di Kulusevski sembravamo più sbilanciati ma abbiamo fatto bene".
Sembra che lei stia insegnando ai suoi ragazzi la voglia di soffrire...
"Per fare questo ci vuole un po' di tempo e in mezzo devi vincere le partite e bisogna imparare in fretta. La gestione della palla, ci sono momenti e momenti, anche di sofferenza. Io non ho mai visto una grande squadra che ha vinto, dalla Juve, al Milan, al Barcellona, al Real, vincere con sufficienza e superficialità. Bisogna avere rispetto per ogni avversario, quest'anno abbiamo perso troppi punti con le medio-piccole".
Dybala come si può inserire in questo tipo di sistema?
"Ora non c'è, quando tornerà a disposizione, speriamo presto, poi abbiamo tante partite. Lui gioca sempre sul centro destra, può giocare anche nei tre davanti ma avendo lui ci vuole un mediano che dia più copertura, l'importante è che ritorni e che stia bene".
Kulusevski più cattivo e più determinante.
"Ha fatto una buona partita, non era semplice. Deve essere più decisivo dentro l'area, un po' più di calma quando si arriva in area, dobbiamo fare la scelta giusta".
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