Allegri annuncia il probabile forfait di Vlahovic in Inter-Juve e parla del futuro

Allegri
Allegri / Gualter Fatia/GettyImages
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La coda delle polemiche successive alla semifinale di andata tra Inter e Juventus non si placa ma, domani, la palla passerà direttamente al campo e - a San Siro - si stabilirà la prima finalista di Coppa Italia, in attesa poi di sapere se la Fiorentina difenderà il 2-0 dell'andata con la Cremonese. MassimiIano Allegri, tecnico bianconero, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro i nerazzurri. Queste le sue parole:

"È sempre Inter-Juventus, una bellissima partita, la semifinale di ritorno di Coppa dove entrambe le squadre si giocheranno la finale. Sarà una bellissima serata di calcio, di sport, speriamo di andare in finale, faremo il possibile" riporta JuventusNews24.

Juventus v UC Sampdoria - Serie A
Vlahovic e Allegri / Simone Arveda/GettyImages

Scelte di formazione: "In difesa devo decidere, gioca Perin sicuro. Vlahovic durante l’allenamento ha avuto una distorsione alla caviglia, sarà da valutare ma difficilmente sarà della partita"

Su Miretti: "Dopo un periodo di appannamento, normale per un giocatore 2003 che ha fatto più di 30 partite alla Juventus, sta tornando in una buona condizione così come Iling. Mi sembra di nuovo centrato, ma fa parte del percorso di crescita dei più giovani".

Su Pogba: "Sta meglio, domani potrà fare un pezzetto di partita".

La preparazione della sfida: "Noi dobbiamo preparare le partite con serenità, con voglia di rivalsa, per raggiungere un obiettivo importante come la finale di Coppa Italia. Se non ce la faremo ci sarà da fare un applauso all’Inter. In campionato dobbiamo riprendere il cammino perché nelle ultime 5 partite abbiamo perso 4 partite. Il nostro obiettivo è rimanere tra le prime 4, l’obiettivo minimo, ma anche arrivare secondi perché ci garantirebbe il fatto di arrivare in Supercoppa l’anno prossimo".

Momento della squadra: "Noi dobbiamo continuare a lavorare sul campo, comportarsi come ci siamo sempre comportati per quanto riguarda gli atteggiamenti di quello che è al di fuori del campo, non parlo di tribunale ma di robe sportive. Le lamentele non portano da nessuna parte. Questo fa parte del mio modo di pensare e di conseguenza tutti quelli che lavorano alla Juventus devono continuare su questo andamento. Non dobbiamo avere dispendio di energie: le lamentele non portano punti, dobbiamo accettare nel bene e nel male quello che succede. Dobbiamo essere arrabbiati perché domenica abbiamo lasciato un punto sul campo".

Sul futuro: "Io ho un contratto di due anni alla Juventus. Sono un privilegiato a lavorare qui: lavorare 7 anni alla Juventus è per poche persone, io sono tra questi e mi sento un privilegiato. Nell’arco della vita ci sono difficoltà, bisogna affrontarli con le spalle larghe e con una programmazione per il futuro. Quando faccio parte di una società sono un’aziendalista, perché devo aggiungere valore ai giocatori. Dobbiamo pensare a finire bene il campionato, arrivare secondi, cercare di raggiungere le due finali, ma avere le idee chiare da quella che sarà la stagione prossima. Con tutta serenità e tutta la voglia dovrà essere programmato il futuro, sapendo che la Juventus dovrà tornare a vincere. Ci metteremo tutto l’impegno possibile per tornare a farlo, com’è stato negli ultimi 2 anni. Sono arrivati dei risultati, a cominciare dal settore giovanile con la Seconda squadra. I 10 anni della Juventus sono stati importanti, come parla la sua storia. In questo momento bisogna stare zitti, sempre, quando si vince e quando si perde, e continuare a lavorare con serietà come si sta facendo".

Massimiliano Allegri coach of Juventus FC during the Serie A...
Massimiliano Allegri / Insidefoto/GettyImages

L'importanza di vincere: "Tutti gli anni lavoriamo per i trofei, l’anno scorso ci è sfuggita la Coppa Italia e quest’anno cercheremo di arrivare fino in fondo, in Coppa Italia e in Europa League. Stiamo facendo un buon lavoro, abbiamo inserito tanti giovani. Vedendo quello che han deciso, bisogna capire se uno di 22 anni va chiamato giovane. Poi non lamentiamoci se uno chiama giovane uno di 22 anni. Ci sono tante cose da sistemare, ma per farlo bisognare decidere. Non decidono mai. Concentrazione? Sì, la responsabilità del gol dell’altra sera è nostra. Sono dettagli che ci fanno vincere o perdere una partita. Siamo stati un po’ disattenti".

Su Kean e i ballottaggi in avanti: "Kean è fuori sicuro, speriamo in una decina di giorni di averlo a disposizione. Domattina decido tra Milik, Chiesa e Di Maria se giocano tutti e tre o solo due perché la partita sarà lunga e ho bisogno di cambi".

Le possibili due finali: "ll raggiungimento di due obiettivi importanti, ma facciamo dei passi alla volta. Se non ci riusciremo, sarà stata più brava l’Inter. Poi dopo vediamo, dobbiamo continuare la corsa sul campionato in cui non siamo riusciti a scollinare i 60 punti. Dobbiamo arrivare tra le prime 4, cercando di arrivare secondi che ci permetterebbe di giocare la Sueprcoppa l’anno prossimo".