Agnelli: "Cristiano Ronaldo in Italia? Non chiedete a me. Tutti aspettano le sconfitte della Juventus"

Emilio Andreoli/Getty Images
facebooktwitterreddit

Andrea Agnelli, presidente della Juventus, ha parlato in conferenza stampa al termine dell'assemblea dei soci. Dal bilancio della stagione 2019/20 alle polemiche su Cristiano Ronaldo e l'annullamento della partita contro il Napoli.

STAGIONE PASSATA - "Grandi risultati ma anche delusioni inaspettate. Un grande applauso va a Nedved, Paratici e Cherubini per il nono scudetto di fila che non ha trovato il giusto riconoscimento da parte nostra e da parte di tutti. Solo più avanti ce ne potremo rendere conto. E il pensiero va alle donne per il terzo scudetto di fila e all'Under 23 che porta a casa il primo trofeo: un progetto, quello della seconda squadra, che va avanti con l'obiettivo di dare spazio ai ragazzi in prima squadra e metterli al servizio della Nazionale. Ma ci sono anche delusioni, con le due finali perse e l'eliminazione agli ottavi di Champions".

SARRI - "Di lui ho un ottimo ricordo come persona colta, con senso d'umorismo e diversi interessi al di là del calcio. All'interno dello spogliatoio è un'alchimia quella che si crea e che porta a superare ostacoli insormontabili: con Maurizio non si è creata questa alchimia, ma abbiamo vinto uno scudetto assieme e lui sarà sempre ricordato come uno degli allenatori vincenti della Juventus".

PIRLO - "Il mondo che ci circonda non vede l'ora di giudicare un paio di sconfitte e di colpire la Juventus per le scelte compiute: lo juventino è abituato a sentirsi accerchiato e ci si sente pure bene. La nostra capacità interna sarà quella di accompagnare con la nostra esperienza da dirigenti il percorso iniziale di Andrea, che non sarà privo di ostacoli. Ho la sensazione che nella composizione dello staff tecnico ognuno si muova con la consapevolezza del ruolo, per la prima volta vedo uno staff moderno".

Silvia Lore/Getty Images

PARATICI E CHERUBINI - "Abbiamo razionalizzato i riporti, avevo tre riporti principali, oggi sono diventati due, con l'area. Io e Pavel Nedved ci dividiamo le due aree affinché si continui a crescere. I contratti di Paratici e Cherubini in scadenza nel 2021? Lo sono tutti quelli che hanno i contratti federali. Con loro e con Pavel abbiamo parlato più volte di gestire il medio periodo al 2024. Godono della mia piena fiducia e ognuno di loro ha manifestato la felicità nel restare alla Juventus: tutti assieme stileremo un piano per affrontare le nuove sfide della Juventus, a partire dal decimo scudetto. Sono abituato ad attribuire deleghe, responsabilità e obiettivi e ad esprimere un giudizio alla fine della stagione".

BILANCIO - "A gennaio ci siamo trovati a portare a termine un aumento di capitale da 300 milioni che puntava a mantenere la competitività sportiva, l'incremento dei ricavi operativi e la visibilità Juve in seguito a una serie di investimenti e un consolidamento dell'equilibrio economico-finanziario. Ci saremmo aspettati di utilizzare quei 300 milioni per altri motivi ma, di fronte alla pandemia, si sono poste le basi per una robustezza patrimoniale che esclude nuove ricapitalizzazioni. È vero che la posizione finanziaria va attenzionata ma va ricordato che gli attivi materiali valgono il 50% del nostro debito. Siamo in una condizione di forza patrimoniale".

SPADAFORA - "L'eventuale ricorso del Napoli? È una vicenda tra il club azzurro e la giustizia sportiva, non ci tocca. E se ci dicessero di rigiocare la partita, ci atterremo ai regolamenti: se siamo in casa porteremo il pallone. Le parole di Spadafora su Ronaldo rientrato dal Portogallo? Deve chiamare il Ministero della Salute e degli Interni e farsi spiegare cosa avrebbe violato. Faccio il dirigente sportivo e mi attengo al protocollo federale. A proposito delle bolle, vorrei solo ricordare che i giocatori quando vanno a casa sono liberi cittadini e, se le nazionali chiamano, ci tengono a rispondere alle convocazioni. La salute è la priorità in questo momento così complesso, io credo che il protocollo, se applicato correttamente, sia sufficiente per permetterci di finire la stagione senza alcun intoppo e senza rivedere i format delle competizioni".

FATTURATO - "Il calo del fatturato oscilla tra 5,2 a 6,3 miliardi di euro, con una conseguente perdita aggregata tra 6,5 e 8,4 miliardi. Circa 360 club delle prime divisioni europee avranno bisogno di aumenti di capitale per 6 miliardi. Nonostante tutto, rimango ottimista: questa industria ha le capacità per rialzarsi, come testimonia l'interesse di grandi gruppi finanziari". La chiave è la governance, specie in Italia: "Da dieci anni frequento la Lega e non è cambiato nulla. Se fossimo normodotati non avremmo bisogno di fare sviluppare a un soggetto terzo lo sviluppo del nostro business, ma non lo siamo, quindi ben venga l'ingresso del fondo in Serie A".


Segui 90min su FacebookInstagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Juventus e della Serie A.