L'agente di Miretti svela i tempi di recupero dall'infortunio e parla del suo futuro
Francesco Branchini, agente del centrocampista della Juventus Fabio Miretti, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sportitalia. Il procuratore del calciatore bianconero ha parlato a tutto tondo: dal carattere del giocatore al giudizio di Allegri, per passare anche dal rammarico del classe 2003 per essere uscito anzitempo dal rettangolo verde durante la sfida di Europa League contro il Friburgo.
Sulla condizione fisica: "Ieri è tornato ad allenarsi parzialmente in gruppo e sta continuando le terapie. Ha avuto un elongazione difficile da trovare perché era abbastanza interna e laterale sul quadricipite. Fortunatamente è stato individuato il problema, tra una settimana circa dovrebbe essere nuovamente a disposizione".
Sul calo: "Stiamo parlando di un ragazzo che 19 anni che ha totalizzato già 30 presenze totali con la maglia della Juventus: un calo ci può stare dopo un ottimo inizio, è tornato bene. Era molto dispiaciuto dopo quest'ultimo infortunio, anche perché contro l'Inter avrebbe dovuto giocare dall'inizio".
Su cosa pensa Allegri e sul match contro il Friburgo: "Il mister è contento del suo rendimento ma soprattutto dell'intelligenza tattica di Fabio. Contro il Friburgo è uscito alla fine del primo tempo e ci è rimasto male, ma comunque aveva giocato bene. Non è facile trovare calciatori che hanno una tale facilità nello smarcarsi, Fabio crea sempre qualche soluzione in avanti. Parliamo di un ragazzo che è nato bianconero. Lui è felice, la società è felice. Non era facile fare bene in un anno così complicato per la società bianconera, Fabio è un patrimonio della Juventus".
Sul mercato: "L'anno scorso alcune squadre, sia internazionali che italiane, lo avevano visionato attentamente, ma Fabio ha sempre avuto in testa la Juventus e i bianconeri hanno voluto dargli immediatamente fiducia. Cherubini al massimo lo avrebbe mandato in prestito, anche se non se n'è mai parlato".
Sul carattere di Miretti: "Spesso il calcio moderno uccide i giovani, dagli agenti alla famiglia, nessuno è abituato a gestire questi ragazzi. Fabio ha una famiglia stupenda, dai genitori alla sua ragazza: ha le spalle grandi, è un ragazzo che ama il calcio a 360 gradi. Parliamo spesso, mi dice dove vorrebbe migliorare, cosa vorrebbe fare: è un ragazzo concentrato, un amante del calcio".