L'agente di Dalot: "Il Milan ha scommesso su di lui, ma dipende dallo United"

Diogo Dalot
Diogo Dalot / Alessandro Sabattini/Getty Images
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Calciomercato.com ha intervistato Carlos Goncalves, CEO di Pro Eleven ma soprattutto agente di Diogo Dalot, una delle note più liete della stagione del Milan. Per il terzino portoghese, arrivato in prestito secco in estate dal Manchester United, tra poco ci sarà da decidere il futuro.

Diogo Dalot
La gioia di Dalot dopo il gol al Verona / Alessandro Sabattini/Getty Images

Signor Goncalves, la stagione di Dalot può essere considerata assolutamente positiva: si aspettava questa personalità da parte del suo assistito?
"La stagione è positiva perché Diogo Dalot ha giocato e gioca regolarmente. Ed era quello che volevamo, nonostante non abbia giocato sempre da terzino destro. Da Diogo Dalot ci aspettiamo sempre il meglio. Non è sorprendente che giochi così bene, non sorprende neanche che giochi con questa assiduità, tanto meno con la personalità e fiducia in sé stesso che ha dimostrato al Milan". 

Diogo non è solo un terzino attento in fase difensiva: i 2 gol e i 3 assist decisivi in stagione raccontano anche di un giocatore abile in fase offensiva, non crede?
"Diogo Dalot si è sempre contraddistinto per essere un terzino molto completo, molto forte sia in difesa che in attacco. E il fatto di essere così completo gli permette di essere così spesso coinvolto durante le partite e nei momenti decisivi. Sia attraverso i gol che segna o gli assist che crea. Questo è qualcosa di perfettamente normale in Dalot".

Diogo Dalot
Diogo Dalot / BSR Agency/Getty Images

Secondo lei, in questi mesi in Italia, abbiamo visto tutto il potenziale di Dalot?
"Non avete ancora visto tutto il potenziale di Diogo Dalot. Punta sempre al miglioramento. Più gioca, più sente fiducia e più ha la possibilità di aumentare il suo potenziale". 

Pioli, nel post partita contro il Parma, ha detto: "Diogo si è allenato al 110% nonostante sapesse che avrei scelto Kalulu, è un esempio per tutti". Le hanno fatto piacere queste parole che raccontano la sua mentalità?
"È sempre gratificante sentire queste parole dal tuo allenatore. Quella mentalità di cui parla Pioli, quella professionalità evidenziata e quella capacità di superarsi che Diogo dimostra costantemente, sia in allenamento che in partita, sono il suo marchio di fabbrica. Nonostante il fatto che non vada sempre tutto liscio, anche quando non è titolare, Dalot dà il massimo ogni giorno, da quando si sveglia a quando va a dormire. Questa mentalità è ciò che lo rende un calciatore d’élite".

Il Milan ha strappato Dalot, in prestito, al Manchester United dopo una lunga trattativa: cosa lo ha convinto ad accettare il progetto rossonero?
"Il progetto che gli è stato presentato da una società con una storia enorme e ricca, che voleva puntare su giocatori giovani con l’intenzione di far tornare il Milan grande e vincente che è stato in altri tempi era accattivante e seducente. Inoltre, la conversazione che ebbe con Massara, Maldini e poi Pioli fu estremamente importante, perché Diogo capì che il Milan voleva costruire una squadra capace di recuperare l’aura di un club vincente, capace di onorare e rendere dignitoso un passato che è ben noto a tutti e che fece del Milan un riferimento in Serie A, uno dei migliori e più impegnativi campionati europei, e nelle competizioni UEFA. Avere l'opportunità di far parte di questo momento e di questa fase del club, in cui si stanno creando tutte le condizioni perché il Milan torni ad essere il Milan di una volta, è molto gratificante per Diogo Dalot. Ha accettato con grande entusiasmo l’opportunità e la sfida del Milan, dimostrando sul campo che questa scommessa reciproca è gratificante per entrambi. Perché l'ambizione di qualsiasi giocatore è di riuscire a integrare progetti come questo, pieni di ambizione. E ancora di più in un club storico e vincente come il Milan, che ritiene un’occasione perfetta scommettere su una squadra di giovani di enorme valore per concretizzare l’ambizione di rivivere il Milan che vinceva in Europa". 

Ole Gunnar Solskjaer, Diogo Dalot
Dalot al Manchester con Solskjaer / Gareth Copley/Getty Images

Il presente si chiama Milan, ma tra poche settimane ci sarà un Europeo under 21 da provare a vincere con il Portogallo u21: crede che siano i favoriti per il successo finale?
"Il Portogallo ha una fantastica generazione di giocatori, sia nella nazionale Under-21 che nella Seleção A. Entrambe le squadre nazionali sono piene di grandi talenti, riconosciuti a livello internazionale. Quindi, ogni volta che partecipano a qualsiasi competizione, che sia a livello di U-21 o nella nazionale maggiore, è legittimo e naturale che il Portogallo sia favorito. Poi però bisogna dimostrarlo sul campo e non solo a parole".

Solskjaer ha recentemente affermato di non vedere l'ora di poter allenare di nuovo Dalot: la prossima stagione la giocherà con il Manchester United?
"Diogo Dalot ha un contratto con il Manchester United fino al 30 giugno 2023. Tutte le decisioni riguardanti il suo futuro saranno prese a tempo debito. C'è ancora molto da decidere nel campionato italiano e Diogo Dalot è concentrato solo sugli obiettivi immediati del Milan, che sono quelli di finire la stagione 2020/2021 nel miglior modo possibile, conquistando la presenza in Champions. Ma qualunque sia il futuro, qualunque decisione venga presa, è garantito che Diogo Dalot continuerà a giocare in un grande club europeo".

Il Milan le ha manifestato l'intenzione di provare a tenere Diogo?
"Col tempo avremo questa conversazione. C'è ancora molto da decidere in Serie A. E non c'è bisogno di accelerare un processo quando tutte le parti coinvolte hanno la loro attenzione sulle partite che rimangono del campionato, pensando al meglio per il Milan"-

Le voci su un interesse del Napoli sono vere?
"Mi dispiace, ma non alimento le speculazioni. Diogo Dalot è al Milan, in prestito dal Manchester United e valido fino alla fine di questa stagione. Qualunque cosa si dica o si possa dire sull'interesse di altri club, questo non è il momento giusto per parlarne".


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