L'agente di Bonucci: "Lasciò la Juve perché si sentiva ferito. Blitz rapido per evitare l'insurrezione dei tifosi"

Juventus v Atalanta BC - Serie A
Juventus v Atalanta BC - Serie A / Jonathan Moscrop/Getty Images
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Tre anni fa circa Leonardo Bonucci lasciava la Juventus per trasferirsi - e spostare gli equilibri - al Milan. Una scelta dettata dall'impulso del momento e dalla volontà di staccare la spina da un ambiente che - in quel momento - pensava essergli stretto. Dopo un solo anno di esilio nella Milano rossonera, il centrale difensivo italiano fece di tutto per tornare a Torino, pur consapevole dell'umore dei tifosi bianconeri, che mai avrebbero voluto un suo ritorno dopo il tradimento di dodici mesi prima.

In una intervista rilasciata a Il Foglio, l'agente di Leonardo Bonucci, Lucci, è tornato sull'argomento. Queste le sue parole:

"Per accettare l'idea di lasciare la Juventus, con la quale esiste un legame indissolubile, serviva molto coraggio. Leo si sentiva ferito dentro ma andare via non è stato semplice. Quando lo proposi al Milan sembrava una situazione impossibile, poi finì per diventare il calciatore più pagato in Serie A. Un blitz che volli chiudere subito per evitare l'insurrezione dei tifosi, che avrebbero potuto far saltare la trattativa. Tanto di cappello per l'uomo Leonardo. Andava in un club il cui obiettivo era quello di candidarsi al titolo, dopo aver speso 200 milioni sul mercato. Non era una questione di destinazione. È come quando entra in crisi un amore che poi, passata la fase calda, torna in mente intensamente causando sofferenza perché sai che non è finito davvero. Voleva tornare Leonardo, non Bonucci. L'uomo, prima del calciatore. Avevamo iniziato a parlarne già parecchi mesi prima della fine del campionato. L'impossibile che diventa ancora possibile. Sembrava una follia. In tre mesi di lavoro abbiamo montato una triangolazione complicatissima che includeva anche Higuain e Caldara. Ho capito che avevamo appena compiuto un capolavoro: un'operazione sicuramente di blasone ma soprattutto di genialità, perseveranza e alto acume strategico. Gratificazione che diventa emozione pura quando aiuti un ragazzi a realizzare un suo desiderio".


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