Acquisti da ogni parte del mondo e talenti inespressi: come Tare ha costruito una Lazio da Scudetto

FBL-UAE-GLOBE-SOCCER-AWARDS
FBL-UAE-GLOBE-SOCCER-AWARDS / GIUSEPPE CACACE/Getty Images
facebooktwitterreddit

La Lazio, prima dello stop, stava dando vita a una stagione incredibile. Simone Inzaghi e i suoi ragazzi stavano lottando punto a punto con Juventus e Inter per un obiettivo impossibile da immaginare a inizio anno, lo Scudetto. Un sogno che, se si dovesse ricominciare, potrebbe anche diventare realtà. Artefice di questo è, forse più di tutti, il direttore sportivo biancoceleste, Igli Tare, capace di creare con le idee una squadra competitiva.

AS Livorno Calcio v SS Lazio - Serie A
AS Livorno Calcio v SS Lazio - Serie A / Gabriele Maltinti/Getty Images

Appesi gli scarpini nel 2008, dopo tre anni alla Lazio, appunto, all'ex attaccante albanese il presidente Lotito ha dapprima offerto il ruolo di coordinatore dell'area tecnica, salvo poi affidargli le chiavi della squadra a seguito dell'abbandono di Walter Sabatini. Una scelta che, all'epoca, sembrava volta a dare maggiore libertà allo stesso presidente di adoperarsi personalmente nelle trattative. Tare, invece, ha dimostrato nel corso degli anni di non essere un uomo di Lotito, ma un grande direttore sportivo. In poco tempo, infatti, ha imparato il mestiere, sviluppando una propria metodologia che a posteriori potremmo definire vincente.

Un metodo che non richiede un grande portafogli. Il presidente della Lazio, Lotito, infatti, è un grande affarista e, anche a causa dei grossissimi debiti societari lasciati dalla vecchia proprietà, non ha mai dato a Tare un budget competitivo per le zone più alte della Serie A e, così, il dirigente biancoceleste ha compensato con le idee. Da quando ha assunto la carica di ds, infatti, l'albanese ha scovato giocatori in ogni parte del mondo, per l'esattezza 18 campionati diversi. Tra questi la Grecia da dove ha pescato Strakosha e il Belgio in cui ha preso il fiore all'occhiello della Lazio, Sergej Milinkovic-Savic. Giocatori arrivati nella Capitale complessivamente per poco più di 12 milioni e che ora valgono rispettivamente 40 e 90.

AS Roma v SS Lazio - Serie A
AS Roma v SS Lazio - Serie A / Giuseppe Bellini/Getty Images

Tuttavia per creare una Lazio competitiva, Tare, non ha comprato solo giovani sconosciuti rivelatisi futuri campioni, ma anche talenti inespressi o giocatori da rivalorizzare. E' il caso di Luis Alberto, Correa e, soprattutto, Immobile, sul quale non ci credeva più nemmeno il Torino, la squadra dove aveva espresso il suo vero potenziale. Calciatori, dunque, su cui si erano perse le speranze e che Tare ha fatto suoi per soli 31 milioni. Adesso i tre complessivamente hanno una valutazione di 195 milioni. Numeri che, uniti alla posizione di classifica dei biancocelesti, dimostrano il valore di Tare.


Segui 90min su FacebookInstagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Serie A!