Abraham delude, Belotti segna: chi dovrebbe essere la punta titolare nella Roma?
Ultimamente, un aspetto sempre più discusso in casa Roma è rappresentato dal "caso Abraham", in quanto la punta inglese in queste prime 12 partite tra campionato e coppa ha messo a segno soltanto 2 gol e 2 assist. Numeri che mostrano un andamento completamente opposto rispetto a quello della passata stagione, chiusa con 27 reti totali, facendo scatenare l’invidia dei tifosi del Chelsea. A fine stagione il club londinese potrebbe riportalo a Stamford Bridge per 80 milioni di euro grazie a una clausola presente nel contratto del numero 9 giallorosso, il quale non disdegnerebbe un ritorno in Premier. Adesso però, lui è concentrato nel far bene con la Roma.
Abraham vs Belotti: numeri 9 a confronto
Con un Abraham che fa fatica c'è invece un Belotti che invece sta guadagnando sempre più spazio. Anche in questo caso, però, i numeri non sono entusiasmanti, con "il gallo" che ha preso parte a 10 partite stagionali realizzando 2 gol (entrambi in Europa League). Ma la differenza sta nel fatto che l'ex capitano del Torino sta entrando sempre più in sintonia con gli schemi e i dettami tattici giallorossi e con quelle che sono le richieste di Mourinho.
In qualche occasione i due hanno anche giocato assieme, sia dal primo minuto sia a partita in corso, dimostrando di poter essere compatibili l'uno con l'altro ma senza ancora aver trovato la giusta intesa e i giusti spazi in campo; entrambi sono due attaccanti a cui piace partecipare alla manovra corale della squadra, venendo incontro e giocando bene anche spalle alla porta. Di conseguenza, questo ha comportato che in qualche circostanza i due si "pestassero i piedi a vicenda", risultando quindi poco incisivi nello sviluppo del gioco giallorosso. Nessun dramma però, in quanto con tempo e insistenza i due miglioreranno anche nella loro affinità in campo.
Adesso quindi cosa farà Mourinho? Deciderà di continuare a dare fiducia ad Abraham oppure schiererà Belotti nel ruolo di centravanti titolare? Di certo quello che non manca all'attaccante ex Chelsea è l'impegno, la voglia di far bene e di essere utile alla squadra. Il suo atteggiamento sempre propositivo e mai indolente deve essere la chiave di volta per far sì che questo momento passi in fretta. D'altronde tutti i numeri 9 prima o poi, all'interno di una stagione, vivono momenti del genere e dunque non bisogna essere catastrofici e affrettati nei giudizi. Le qualità e l'atteggiamento per ripartire bene non mancano. A venir meno al momento è solo il gol, ma quello prima o poi arriverà.