A un anno dallo stop: cosa resta del calcio nell'era Covid
Il mondo del calcio sta attraversando un dei periodi più complicati della sua lunga storia. Sono cambiate tante cose durante nel corso del 2020, rinominato anno del Coronavirus. Dalla chiusura degli stadi ai tifosi allo stop forzato di numerosi campionati europei. E ancora: lo slittamento di Euro 2020, che salvo imprevisti si disputerà tra giugno e luglio, ma anche l'enorme crisi finanziaria a cui i club di tutto il mondo hanno dovuto far fronte tra mancanza di introiti e riduzione dei costi gestionali. Un anno tragico, purtroppo, che lascerà scorie addirittura nei mesi a venire.
Stop della Serie A
I numerosi casi di positività emersi nelle rose dei venti club di Serie A sono costate lo stop del massimo campionato italiano durante il periodo di lockdown nazionale, nel marzo scorso. Con circa due mesi di ritardo e un calendario fitto di impegni, alla fine la Serie A è giunta al termine. Le difficoltà si sono protratte fino alla stagione successiva, annullando di fatto la pausa estiva per far sì che il campionato riprendesse senza ulteriori ritardi.
Stop dei maggiori campionati europei
Come la Serie A, anche gli altri quattro maggiori campionati europei hanno dovuto superare diversi ostacoli per concludere con successo la stagione e attribuire i vari meriti sportivi. Lo stesso non è stato per la Ligue 1, a causa della decisione del Governo di sospendere ufficialmente ogni manifestazione sportiva fino a settembre 2020. Il titolo è stato assegnato al Paris Saint-Germain, primo in classifica al momento della sospensione definitiva.
Rinvio Euro 2020
Uno dei fatti salienti del 2020 è stato lo slittamento all'anno successivo degli Europei. Paradossalmente è stato un vantaggio per quei calciatori reduci da infortunio oppure fuori forma a causa del lockdown. Anche quest'anno, però, non mancano le difficoltà: il format itinerante risentirà di alcune restrizioni imposte dai paesi ospitanti, tanto che alcune città (Dublino, Glasgow e Bilbao) starebbero valutando il ritiro.
Tifosi allo stadio
Infine, la parte dolente di questo assurdo 2020. L'assenza dei tifosi allo stadio, che perdura tutt'ora e proseguire anche nei prossimi mesi. Il primo campionato a rivedere i sostenitori sugli spalti da settembre sarà la Premier League, ovviamente se la curva dei contagi lo permetterà. L'Italia resta in alto mare, nonostante un timido tentativo effettuato nei mesi scorsi: le società di Serie A, infatti, avevano permesso a una ridotta parte di abbonati di riaffollare le tribune degli impianti sportivi. Malgrado il pieno rispetto delle norme anti Coronavirus, l'esperimento è durato davvero poco.
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