A mali estremi, estremi rimedi: Inter, Scudetto o fallimento!

Vidal ha avuto una reazione veemente dopo la sostituzione di ieri sera
Vidal ha avuto una reazione veemente dopo la sostituzione di ieri sera / Jonathan Moscrop/Getty Images
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Dopo la sconfitta per 1-2 in casa contro la Juventus nell'andata della semifinale di Coppa Italia, servirà un'impresa agli uomini di Conte per strappare il pass che varrebbe la finale di Roma. Tutto è ancora possibile, ma è chiaro che i bianconeri hanno fatto un grande passo in avanti e, nella gara di ritorno in programma martedì prossimo, potranno gestire un vantaggio importante.
Mancano i secondi 90' di una sfida che, per posta in palio e per le squadre che mette di fronte, può offrire anche colpi di scena clamorosi: proprio per questo è ancora presto per dare giudizi, ma nessuno ci vieta di ipotizzare quale sarebbe il destino dell'Inter, se vedesse polverizzarsi anche questo importante obiettivo.

La delusione di Conte dopo la sconfitta in finale di Europa League
La delusione di Conte dopo la sconfitta in finale di Europa League / Pool/Getty Images

Il lavoro di Conte, sulla panchina dell'Inter da più di un anno e mezzo ormai, è stato notevole sotto il profilo della mentalità e della crescita di alcuni singoli (Lukaku, Barella e Bastoni su tutti). Il bilancio della prima stagione è in effetti più che positivo: secondo posto in campionato a un punto dalla Juventus e finale di Europa League persa nei minuti finali contro il Siviglia.
Era più che legittimo aspettarsi che i passi avanti fatti, si tramutassero in qualcosa di concreto nella stagione in corso. Tuttavia, però, se andiamo indietro di un anno esatto, possiamo sostenere che l'andamento attuale non stia rispecchiando quello soddisfacente di 12 mesi fa.

Dopo la sconfitta di ieri sera, ai microfoni di Rai Sport, l'allenatore salentino ha introdotto un concetto importante: "L'anno scorso siamo partiti con un progetto, ma ad agosto questo si è fermato". Come se le voci dell'ormai nota vicenda sulla cessione della società si siano riversate pesantemente sulla squadra e sui risultati di campo. Lo stesso Conte ha ammesso più volte che le questioni societarie stanno influenzando la psiche dei giocatori.

L'eliminazione dalla Champions è una costante negli ultimi due anni (tre se consideriamo anche l'ultimo di Spalletti) ma, arrivando addirittura quarta nel suo girone, l'Inter non ha potuto "godere" del paracadute dell'Europa League, che nella scorsa stagione le aveva permesso di compiere un importante percorso fino alla finale. Una tale delusione peserà naturalmente nel bilancio finale dell'annata, non solo dal punto di vista degli obiettivi della società ma anche per i mancati introiti che un buon piazzamento nelle coppe può fruttare.
Ciò costringe, gioco forza, i ragazzi di Antonio Conte a perseguire quasi ossessivamente la strada che porta allo Scudetto, a maggior ragione alla luce della sconfitta di ieri sera, che rischia di condannare l'Inter a rimanere impegnata, già a febbraio. in una sola competizione.

L'assenza del gigante belga è pesata nella sfida di ieri sera
L'assenza del gigante belga è pesata nella sfida di ieri sera / Alessandro Sabattini/Getty Images

Il fatto di potersi concentrare su un solo obiettivo, al netto di ciò che è stato detto precedentemente, può essere un vantaggio, anzi, lo è sicuramente, soprattutto in una stagione fittissima di impegni. Questa situazione sarà ideale dal punto di vista fisico, potendo, Conte, gestire una rosa molto ampia a cadenza settimanale; al contrario, però, sotto l'aspetto mentale i giocatori potrebbero sentire il peso di ogni singola partita che verrà disputata da qui fino a maggio, con la consapevolezza di non poter commettere errori.

Del resto, non dovesse vincere il campionato la stagione sarà valutata in maniera ampiamente insufficiente. A quel punto, resterebbe da capire quale sarà il futuro dell'attuale staff tecnico in carica, e di alcuni giocatori che hanno sposato questo progetto proprio grazie alla chiamata dell'attuale allenatore nerazzurro.
Ma la premessa fatta all'inizio resta: siamo solo a febbraio ed è presto per emettere giudizi. La partita di martedì prossimo potrà darci sicuramente maggiori input sul futuro prossimo di Lukaku e compagni.


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