Coronavirus, la Serie A chiede un taglio agli ingaggi: ecco quanto si risparmierebbe

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L'emergenza coronavirus si è abbattuta come uno tsunami anche sul mondo del calcio. Fermi a causa della pandemia tutti i campionati, con la data di ripresa che al momento non si può neanche lontanamente stabilire con un minimo di certezza.

E lo stop al pallone sta creando un danno economico pesantissimo alle casse dei club di Serie A che, se dovesse continuare così, perderebbero (o vedrebbero ridotti in larga parte) gli introiti dei diritti tv, la principale fonte di sostentamento di tutte le società calcistiche. E anche nell'ottica di una eventuale rinegoziazione degli accordi con Sky Dazn, i presidenti dei club di Serie A ora chiedono un taglio agli ingaggi, visto che i calciatori sono praticamente fermi da quasi un mese: oltre alle gare, sono state "vietate" anche le sedute d'allenamento. 


​Se la stagione dovesse saltare definitivamente - rivela Panorama - le società potrebbero decurtare gli stipendi dei propri tesserati con una forbice che va dal 10 al 30%: il risparmio potenziale andrebbe dai 135 ai 410 milioni di euro: vale a dire chiedere praticamente la metà dei danni causati dal coronavirus al sistema calcio, stimati in 700 milioni di euro. A beneficiare di più dall'eventuale taglio sarebbero di certo le grandi: JuventusRomaInterMilan Napoli, tutti club con un altissimo (chi più, chi meno) monte ingaggi. Tutta la Serie A, a livello lordo, sfora il miliardo di euro.


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