Raiola, duro attacco alla FIFA: "Come un dittatore comunista che dice alla gente cosa deve fare"
"La Fifa? E' come un dittatore comunista che dice alla gente cosa deve fare in ogni momento". Parola di Mino Raiola, noto agente del mondo del calcio che nelle vesti di presidente del Football Agents Forum attaccato duramente la FIFA per le regole sulle intermediazioni nei trasferimenti dei calciatori.
"La gente ha già capito di cosa si tratta. L'opposizione è frontale e trasparente. Stiamo lavorando con l'associazione svizzera perché vogliamo combatterla da qui, dalla Svizzera, dove si trova la Fifa. Stiamo cercando un modo di lavorare più trasparente e se la Fifa vuole farlo, perfetto. Deve mettere le cose in chiaro, far valere i nostri diritti e inizieremo a parlare. La Fifa dice solo che decide. È ridicolo. Gli agenti sostengono che è necessario un cambiamento, una diversa linea di azione. Il calcio ha bisogno di un secondo sistema. La Fifa oggi vuole essere tutto: il governo, la parte commerciale, la parte legale. Questo è impossibile" ha aggiunto Raiola, come riportato da Marca.
"Sappiamo come regolarci da soli. Perché deve prendere parte dei nostri soldi? In Europa ci organizziamo con i club e non ci sono problemi. Perché devo passare attraverso la Fifa se tratto con la Uefa? E' un gioco di potere, per noi è abbastanza. Non discuteremo più con la FIFA. Lo faremo solo quando ritireranno le loro proposte. In ogni caso, lotteremo per creare un secondo sistema, lontano da quello della FIFA. In Europa possiamo avere la nostra organizzazione per i trasferimenti, giocatori e agenti. Non abbiamo bisogno della FIFA. Non è possibile che un'organizzazione con molti problemi di corruzione, sia quella che risolve. Devono risolvere i loro problemi" il pensiero di Raiola.