Calcio estero: il resoconto dei 6 principali campionati europei

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Poco più di due mesi dopo la gara d'andata, rinviata in ottobre e poi terminata con un deludente 0-0, Real Madrid Barcellona saranno di nuovo di fronte il 1° marzo per quello che si prospetta essere il duello chiave per la Liga. I catalani c'arrivano sull'onda dell'entusiasmo del sorpasso, la squadra di Zidane con le perplessità di una crisi arrivata nel momento sbagliato. 

Anche per quest'anno la finale di Champions versione Clasico sembra improbabile, ma tutti hanno a che fare con l'Europa: Bayern Psg cullano il sogno della doppietta da capolista, ma con un margine di vantaggio sulla concorrenza molto diverso, il Liverpool pensa già all'Atletico e fatica oltremisura con il West Ham. 

Tutto in palio invece in Portogallo: Benfica Porto sono incollate e alle prese con un'Europa League già in salita. Chissà se le rispettive tifoserie spereranno che la rivale esca dalla Coppa...

1. Premier League: il ritorno dell'Arsenal

Un Liverpool distratto dal pensiero della rimonta in Champions, o semplicemente già in modalità relax in Premier, va due volte sotto, ma alla fine piega il West Ham ottenendo la vittoria numero 26 su 27 partite di campionato. 

Alle sue spalle, il City centra una vittoria potenzialmente inutile sul campo del Leicester, ora lontano dal secondo posto, ma con un buon margine sul quinto, che dovrebbe essere l'ultimo per la qualificazione alla Champions. In questo senso brutto colpo per il Tottenham di Mourinho che, a proposito di scorie da Champions, perde anche contro il Chelsea dopo il ko contro il Lipsia, e viene superato dal Manchester United, in scioltezza contro il Watford. 

La classifica in zona Europa è fluida anche grazie alla rimonta dell'Arsenal: secondo successo di fila, Everton rimontato e Arteta sorride. In coda perdono tutti: passi avanti verso la tranquillità per Crystal Palace e Southampton.

2. Liga: il Real e la crisi che (non) ti aspetti

Definirla attesa sarebbe sbagliato, di sicuro la crisi del Real Madrid, pur improvvisa dopo un inverno positivo e certificata dopo la sconfitta contro il Levante (un punto in due partite), non sorprende più di tanto perché Zidane ha sempre puntato sulla praticità. 

Persa quella la macchina si è inceppata, ma nel momento sbagliato, alla viglia delle sfide contro un Manchester City infuriato e un Barcellona trovatosi in testa alla classifica quasi senza accorgersene: Messi dimentica le polemiche interne e ne fa quattro all'Eibar, ma il Clasico del prossimo weekend potrebbe stravolgere la situazione. 

Di sicuro il risultato del "Bernabeu" non interesserà al manipolo di squadre in lizza per gli altri posti Champions. 

In questo senso è stato il weekend della restaurazione con i successi del redivivo Atletico sul Villarreal e del Siviglia in trasferta nello scontro diretto col ridimensionato Getafe, avvicinato dalla Real Sociedad che travolge un Valencia in caduta libera. Fa sogni europei anche il Granada che passa a Pamplona, in coda il Celta inguaia il Maiorca.

3. Bundesliga: Bayern a fatica, la concorrenza non molla

Alla vigilia della partita contro il Chelsea, mai banale per giocatori, dirigenti e tifosi, il Bayern fatica molto più del previsto per piegare il derelitto Paderborn: serve una doppietta di Lewandowski, salito a quota solo in campionato. 

Il sogno della doppietta stuzzica la squadra di Flick, ma che il primo obiettivo sia l'Europa resta la speranza del poker di squadre che insegue ed è a pieno titolo in lizza per il titolo, dal Lipsia che umilia lo Schalke al Borussia Dortmund di un Haaland senza freni (10 reti in Bundes in un mese e 40 in totali in stagione) e per il quale solo il sogno di diventare capocanniere sembra irraggiungibile quest'anno (Lewandowski a + 17), passando per un Leverkusen che va avanti con il proprio gioco abbinato ai risultati, senza dimenticare il Gladbach, unica a non vincere nella giornata: l'1-1 contro l'Hoffenheim conferma l'appannamento dell'ex capolista, che ha vinto solo due delle ultime cinque partite.

4. Ligue 1: Psg, prove tecniche di rimonta

Otto gol realizzati, ma soprattutto sette subiti: ci voleva qualche distrazione da parte della difesa per rendere più umano il Psg che dopo il 4-3 contro il coriaceo Bordeaux ha subito una sola rete in meno rispetto al Marsiglia, che ne ha però segnati la metà (36-71) e che perde comunque terreno dopo essere stato travolto al Velodrome dal Nantes. Numeri chiarissimi che spiegano come la forza della squadra di Tuchel sia l'attacco e non poteva essere altrimenti visto che le soluzioni sono tante anche per la panchina. 

Contro la squadra di Paulo Sousa è toccato ancora a Icardi stare fuori nel 4-2-2-2 del tecnico tedesco: un assetto che non sembra dare troppa stabilità alla squadra, ma che porta al tiro e al gol più persone, come si evince dalla doppietta di Marquinhos. 

La missione di rimontare il Dortmund non è impossibile, ma in vista dell'arrivo di Haaland conviene dare una registrata alla retroguardia... Dietro Rennes e Lilla approfittano del ko del Marsiglia e confermano il proprio posto in Europa. Grandi a corrente alternata: il Monaco evita in extremis la sconfitta contro il Digione, il Lione passa a Metz, spaventa la Juventus e rivede l'Europa.

5. Eredivisie: Ajax distratto, Feyenoord implacabile

Lo shock vissuto in Europa League contro il Getafe condiziona l'Ajax, che a cinque giorni dalla gara di ritorno in casa cade a sorpresa ad Heracles: fuga annullata anche grazie al 2-0 dell'Az sullo Zwolle, che riporta la squadra di Slot a -3 dal primo posto. 

Attenzione, però, che eventuali contraccolpi positivi o negativi per il Cholo possono venire dal passo di Feyenoord Psv: la squadra di Advocaat centra la decima vittoria di fila, solo in campionato, superando il Fortuna Sittard, quella di Faber rimonta il temibile Vitesse facendo capire che il peggio è passato. Il tutto alla vigilia dello scontro diretto: il 1° marzo ad Amsterdam arriva l'Az, che può riagganciare i rivali in vetta. 

Ma per quel giorno la squadra di Ten Hag conoscerà il proprio destino in Europa, con tutte le conseguenze del caso...

6. Primeira Liga: tra Europa e testa a testa

Dopo aver incassato contro lo Shakhtar in Europa League la terza sconfitta consecutiva e quarta gara senza vittorie, un guizzo in avvio di Vinicius fa uscire dalla crisi il Benfica, o quantomeno ci mette una pezza.

Dall'altra parte però il Porto non molla: Alex Telles a tre dalla fine piega il Portimonense, evitando di far diventare inutile la rimonta culminata con l'affermazione nello scontro diretto. 

Alla fine è 1-0 per entrambe e il braccio di ferro dà l'idea di durare ancora molto a lungo, ma molto, se non tutto, dipenderà dal destino delle due squadre in Europa League: solo un eventuale incrocio potrebbe mettere il campionato in secondo piano. 

Staccati dalla lotta al titolo Braga Sporting, che vincono largo confermando le rispettive posizioni, e il sorprendente Rio Ave, che stacca il Famalicao sconfitto anche dal Pacos de Ferreira e giunto all'ottava partita senza vittorie.