Javier Zanetti: "Inter la mia famiglia. Conte ha dato un'impronta, pronti per una grande partita"
Javier Zanetti, vicepresidente e bandiera dell'Inter, è intervenuto "A night not for everyone", nuova produzione di Inter Media House su Inter Tv.
L'ex capitano nerazzurro ha parlato di cosa rappresenta per lui questa società, ma soprattutto la gara contro il Borussia Dortmund, 3° giornata di Champions League, in programma stasera e decisiva per il continuo nella competizione.
Inoltre, la scelta tra Maradona e Messi o Ronaldo e Milito e la sua sincerità quando racconta qualcosa di personale.
Ecco le sue parole:
Cosa rappresenta l'Inter per te?
"Tanti momenti per me sono indimenticabili perché per me l’Inter è la mia famiglia. Da quando sono arrivato ho proprio sentito questo dal primo giorno, ci sono stati momenti di difficoltà, ci sono quelli che ti fanno migliorare e crescere, dopo di che ci sono stati dei momenti che non soltanto per me ma per tutti i tifosi interisti si aspettavamo e per questo sono stato molto felice mentre alzavo ogni trofeo perché poterlo condividere con i miei tifosi era una cosa fantastica. Ci sono a volte tanti tifosi che si sono fatti il tatuaggio con la mia faccia o il mio autografo e che mi chiedono un autografo per fare un tatuaggio, sono cose che ti toccano".
Tu non invecchi mai? Come fai?
"Tutti mi chiedono se ho qualche segreto nel sembrare di non invecchiare mai, ma il vero segreto è che non mi fermo mai. Come facevo in campo, faccio anche ora, con i miei figli. I dolci li mangio, sono il mio sgarro, ma è più forte di me, continuo ad allenarmi non per continuare a tenermi in forma ma perché mi fa star bene, mi diverto, è una passione".
Tecnologia?
"Nel calcio è molto importante e può aiutare il calcio".
Maradona o Messi?
"Maradona è il più forte del mondo però avendo vissuto dei momenti importanti con Messi, scelgo Messi".
Tra il gol di finale in Coppa Uefa e il gol con la Roma che ci ha virtualmente regalato lo scudetto?
“È una scelta difficile però direi il gol in finale, perché era il primo trofeo con l’Inter, c’era mio padre in tribuna ed è stato molto emozionante. Non ho segnato molto ma pochi, belli e importanti".
Il sinistro di Adriano o del Chino Recoba?
“Anche questa è una scelta difficile però Recoba perché aveva e ha una qualità che anche ora sfoggia quando facciamo le amichevoli tra leggende lui riesce ancora a calciare come faceva prima, vederlo da vicino in allenamento come calciava le punizioni era una cosa troppo bella da vedere”.
Destro di Ronaldo o di Milito?
“Ronaldo. Perché quando è arrivato all’Inter è stato il giocatore più forte da quando è arrivato da noi e quello che ha fatto per l’Inter in quei due anni lì è stato molto importante perché ha alzato il livello anche del calcio italiano".
Abito o tuta?
“Adesso per forza devo mettere l’abito però se devo scegliere, scelgo la tuta. Sono uno che ama stare comodo e in semplicità”.
Tra Eros Ramazzotti con ‘Più bella cosa’ e Mina ‘Parole, parole’ quale scegli?
"Eros, perché mi piace tantissimo, la canto sempre al karaoke e mi dicono che la canto pure bene. Però quella di Mina era molto difficile e poi il fatto che Mina mi avesse chiamato per fare una canzone con lei mi sembrava già troppo. Ho detto siete sicuri che ha scelto me? Mi ha scelto tra tanti altri anche cantanti".
Hai mai pensato di cambiare taglio?
"Pensa che quando ero piccolo mia mamma mi tagliava i capelli a scodella però me li tagliava mia mamma e dopo che facevo la doccia erano assurdi. Però poi sono cresciuto e sono sempre stati così. Cambiare anche solo la riga? No, no".
Che gara ti aspetti con il Borussia?
"Gara importante, difficile perché il Borussia Dortmund ha grande esperienza anche in Champions però io sono fiducioso. Ho visto lavorare e giocare i ragazzi, il mister dall’inizio in maniera molto importante. Conte ha dato una grande impronta fondamentale per far crescere la mentalità a tutti questi ragazzi e le prestazioni ci sono state in tutte queste partite, al di là del risultato. Poi quando in tutte le partite fai delle cose e delle prestazioni positive bisogna essere positivi".
Se potessi dire una cosa ai ragazzi?
“Ai ragazzi direi che loro sanno che lo sforzo che stanno facendo, sono consapevoli di essere una squadra che sta facendo ottime cose e quella di oggi aumenterà la sua personalità. Io credo che quando partite come questa ti aiutano a crescere e a essere consapevoli delle proprie forze e questi ragazzi credo che siano pronti per fare una grande partita e speriamo sia così”.
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