I 5 motivi per cui l'Inter dovrebbe acquistare Raspadori

Giacomo Raspadori
Giacomo Raspadori / Claudio Villa/GettyImages
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Della serie a volte ritornano, abbiamo un nuovo corteggiamento tra l'Inter e Giacomo Raspadori. Beppe Marotta, dopo averlo inseguito in estate, è tornato a farsi sotto e sembra che questa volta l'occasione sia ghiotta per portare il classe 2000 alla corte di Simone Inzaghi.

Dopo un incredibile finale della scorsa stagione, coronata con la vittoria ad Euro2020, la nuova annata non è iniziata nel migliore dei modi per l'attaccante bolognese che con il nuovo tecnico Dionisi fatica a trovare una posizione adatta alle sue caratteristiche.

Ecco cinque motivi per cui Marotta deve tentare l'assalto decisivo.

1. Un sogno chiamato Inter

Giacomo Raspadori
Giacomo Raspadori / Alessandro Sabattini/GettyImages

"Il mio primo idolo è stato Eto’o, da piccolo ero tifoso dell’Inter e lui è stato il primo di cui mi sono innamorato, per il modo di giocare e il suo essere un leader silenzioso in campo".

Sono state le sue parole quest'estate quando gli venne chiesto se l'accostamento ai nerazzurri fosse di suo gradimento.

Il ragazzo nasce, cresce e corre con la maglia dell'Inter addosso. Adesso dà tutto per la maglia del Sassuolo, ma sapere di essere un obiettivo nerazzurro è motivo di orgoglio per Raspadori.

Per questo motivo sarebbe l'acquisto perfetto, perché lottare per la propria squadra del cuore ha un sapore diverso.

2. I margini di crescita

Giacomo Raspadori
Raspadori / Marco Canoniero/GettyImages

I numeri di questo inizio di stagione non sono sicuramente esaltanti. Giunti alla 12ª giornata di Serie A, il giovane Campione d'Europa ha disputato tutti i match: dieci da titolare, per un totale di 754 minuti. Ma c'è un piccolo problema con il gol: ad oggi conta una sola rete, quella realizzata contro il Verona nella prima giornata.

Sta trovando continuità in campo ma non nel tabellino dei marcatori. C'è da fare però una precisazione: Raspadori nasce come punta centrale, ma Dionisi - per dare spazio anche a Scamacca - lo utilizza spesso come seconda punta o trequartista.

Raspadori - per il suo modo di giocare - all'Inter sarebbe una valida alternativa a Lautaro Martinez. E il giocatore del Sassuolo ha ancora enormi margini di miglioramento.

3. Conosce San Siro come le sue tasche

AC Milan v US Sassuolo Calcio - Serie A
Raspadori in Milan - Sassuolo / Anadolu Agency/GettyImages

Era il 21 aprile scorso quando il Milan ospitò in casa il Sassuolo. I rossoneri erano in completo controllo del match e avevano sfiorato il raddoppio in più di un'occasione.

Poi però De Zerbi mette dentro Raspadori e come per magia il Sassuolo si riaccende.

Giacomo siglerà una doppietta e da lì in poi tutti capiranno le qualità e le doti da rapinatore d'area di rigore di questo ragazzo.

Durante quella partita danza sul prato di San Siro come se l'avesse sempre fatto. Sponde, scambi rapidi e conclusioni verso la porta. Ci restituisce un saggio di quelle che sono le sue caratteristiche come regista d'attacco e finalizzatore.

Una cosa quel giorno Jack l'ha messa in mostra, a lui i grandi palcoscenici non intimoriscono per niente.

4. L'opportunità in una big

Giacomo Raspadori
US Sassuolo v Venezia FC - Serie A / Alessandro Sabattini/GettyImages

I ragazzi hanno bisogno di responsabilità e grandi palcoscenici. Crescere nel Sassuolo permette di farlo con calma, senza troppe pressioni. Crescere nell'Inter darebbe una ulteriore spinta alla carriera di Raspadori.

Giocare con la squadra Campione d'Italia sarebbe uno stimolo in più per crescere e condividere lo spogliatoio con calciatori del blasone nazionale ed internazionale non indifferente.

Essere compagno di reparto di Dzeko e Lautaro ti cambia soprattutto dal punto di vista mentale. E poterci lavorare ogni giorno insieme permetterebbe a Raspadori di migliorare alcune lacune.

5. Il volto di una generazione che avanza

Giacomo Raspadori
Raspadori Campione d'Europa / Claudio Villa/GettyImages

A 21 anni è già Campione d'Europa. Un sogno per qualsiasi ragazzo che inizia il suo cammino in questo sport.

Si è ritrovato a Euro 2020 senza neanche accorgersene (quasi). Il commissario tecnico Mancini ha creduto in lui e gli sono bastate poche partite per credere nel suo talento.

Giacomo Raspadori è il volto di una nuova generazione che avanza. E l'Inter non può farsi sfuggire l'occasione di portare in squadra un giocatore che farà parlare di sé per i prossimi dieci, forse quindici anni.


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