100 giorni a Euro 2020: qual è la situazione dell'Italia di Roberto Mancini?
Di Marco Deiana
Se tutto va per il verso giusto, tra 100 giorni esatti inizierà Euro 2020 (o Euro 2021 se volete legarlo all'anno attuale). Cento giorni di passione. Un conto alla rovescia lungo e anche abbastanza insolito, considerata la pandemia e la situazione generale molto incerta. Ad oggi - ancora - la UEFA deve decidere definitivamente le modalità della competizione, studiata per essere itinerante (per festeggiare i 60 anni della manifestazione). Non si esclude un cambio di rotta, con l'assegnazione lampo ad un Paese (si è già candidata l'Inghilterra), tutto dipenderà dalla situazione sanitaria in Europa nel mese di aprile, quando la UEFA - in un caso o nell'altro - dovrà sciogliere definitivamente le riserve.
Detto ciò, qual è la situazione dell'Italia di Roberto Mancini a cento giorni dall'Europeo? Chi sono, ad oggi, i giocatori sicuri della convocazioni e chi invece deve decisamente cambiare marcia? Proviamo a fare il punto della situazione, ipotizzando i 23 convocati azzurri divisi in 3 portieri, 8 difensori, 6 centrocampisti e 6 attaccanti.
I portieri
Partiamo dal ruolo più delicato, dove sono obbligatorie delle gerarchie. Roberto Mancini ne dovrà scegliere tre: un titolare e due riserve. E sull'estremo difensore che dovrà abbassare la saracinesca alla porta azzurra non ci sono dubbi: Gianluigi Donnarumma. Il portiere rossonero è ormai imprendibile nelle gerarchie del Mancio. Alle sue spalle però continuano a crescere ottimi portieri. Da Alessio Cragno del Cagliari a Pierluigi Gollini dell'Atalanta, passando il buon Marco Silvestri del Verona. Senza dimenticare Mattia Perin, tornato a buoni livelli con il ritorno al Genoa e l'esperto Salvatore Sirigu. Questi cinque nomi si giocheranno le due maglie di secondo e terzo portiere dell'Italia a Europeo.
I difensori
Quattro-cinque nomi per la difesa dovrebbero avere la certezza - salvo infortuni - di far parte della spedizione azzurra. Si tratta di Alessandro Florenzi, Leonardo Bonucci, Francesco Acerbi e Leonardo Spinazzola. A questo elenco potrebbe aggiungersi anche Giorgio Chiellini, che se integro fisicamente può garantire prestazioni di livello in una competizione come l'Europeo. Considerando quindi anche il capitano della Juventus tra i sicuri, mancano all'appello tre difensori: un centrale e due terzini.
Come centrale la candidatura più forte è quella di Alessandro Bastoni, difensore titolare del terzetto difensivo dell'Inter. Se Chiellini non dovesse dare ampie garanzie dal punto di vista fisico, il commissario tecnico degli azzurri potrebbe optare per uno tra Gianluca Mancini della Roma e Alessio Romagnoli del Milan, anche se quest'ultimo deve cambiare marcia in questa seconda parte di stagione. Per i due posti come laterali difensivi invece aumentano le chance di vedere all'Europeo il terzino rossonero Davide Calabria, protagonista fin qui di una stagione più che positiva. Si giocherà la maglia di vice Florenzi con Giovanni Di Lorenzo. Sull'altra fascia la presenza di Emerson fino a qualche mese fa poteva risultare scontata, ma quest'anno sta collezionando pochissime presenze con il Chelsea e quindi il suo posto - teoricamente - non è al sicuro. Le alternative? Poche. Domenico Criscito del Genoa potrebbe giocare sia da esterno che da centrale oppure Cristiano Biraghi della Fiorentina. Non si esclude la possibilità di chiamare "solo" sette difensori (considerando la possibilità di adattare sull'out mancino anche Chiellini e Bastoni in caso di emergenza) per avere un centrocampista o un attaccante in più.
I centrocampisti
Il terzetto titolare non si tocca. Jorginho in cabina di regia con Marco Verratti e Nicolò Barella a dare qualità e corsa al suo fianco. Per gli altri - possibili - tre posti non mancano le alternative. A partire da chi è quasi certo di far parte della spedizione azzurra. Parliamo di Manuel Locatelli e Lorenzo Pellegrini, rispettivamente in forza a Sassuolo e Roma. Il primo andrebbe a ricoprire il ruolo di vice Jorginho, il secondo invece offrirebbe caratteristiche diverse al Mancio e di conseguenza soluzioni diverse a seconda dell'avversario.
L'ultimo posto disponibile per il centrocampo è una incognita. Roberto Soriano sta disputando una stagione di buon livello, così come Mattia Zaccagni e Matteo Pessina, rispettivamente con le maglie di Verona e Atalanta, stanno impressionando. Ma Roberto Mancini affiderà la sesta maglia del centrocampo ad una sorpresa della Serie A oppure si affiderà all'usato sicuro? Penso a Roberto Gagliardini, che darebbe fisicità al centrocampo azzurro, così come a Bryan Cristante (utilizzabile anche come centrale difensivo in caso di emergenza), senza dimenticare un calciatore di qualità - ma ancora incostante - come Gaetano Castrovilli della Fiorentina. Le soluzioni e le alternative non mancano.
Gli attaccanti
Il reparto offensivo è al completo. Andrea Belotti e Ciro Immobile - anche per assenza di alternative - dovrebbero avere il posto assicurato come centravanti. Sugli esterni Lorenzo Insigne e Federico Chiesa sono tra i migliori del campionato, a loro potrebbero aggiungersi Stephan El Shaarawy (che ha fatto un percorso importante nelle qualificazioni all'Europeo e ora avrà modo di mettersi in mostra a Roma) e Moise Kean, giocatore in costante crescita e che potrebbe ricoprire sia il ruolo di esterno che quello di attaccante centrale.
Rimane l'incognita Nicolò Zaniolo. Il Mancio l'ha tranquillizzato dopo il secondo grave infortunio e gli ha fatto capire che lo aspetterà. Il giocatore però deve tornare ancora in campo (ha ripreso ad allenarsi) e deve dimostrare di aver messo alle spalle il doppio infortunio. Se il calciatore della Roma dovesse dare garanzie, potrebbe finire nel gruppo dei centrocampisti oppure in quello degli attaccanti, senza dimenticare l'opzione - citata poco sopra - dei "soli" sette difensori nell'elenco dei 23 e l'inserimento del giallorosso.
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